L’ospedale San Martino cerca volontari per testare lo spray nasale anticovid, un’arma in più contro la pandemia
È tutta italiana, per la precisione ligure, la nuova arma contro il Coronavirus che potrebbe aiutare il mondo intero nella lotta all’epidemia, soprattutto nelle zone più arretrate in cui non è semplice portare avanti la campagna vaccinale. È difatti iniziata oggi, al San Martino di Genova, la sperimentazione dello spray nasale anticovid.
Cos’è lo spray nasale anticovid
In queste ore, sempre al San Martino, primo ospedale in Italia e in Europa a testare il farmaco, è partito anche l’arruolamento dei volontari: le persone interessate, che hanno sintomi lievi, possono scrivere a [email protected]. Tra un paio di mesi si avranno i primi risultati, tra 4 mesi ci saranno quelli definitivi.
La sperimentazione, che sarà condotta presso il Policlinico San Martino di Genova, avrà il compito di testare su 57 pazienti la sicurezza e l’efficacia a ridurre la carica virale nelle alte vie respiratorie. Si tenterà di comprendere soprattutto se lo spray nasale anticovid possa, se usato ai primi sintomi della patologia, rivelarsi utile nel prevenire sintomi più gravi.
Come funziona
Il farmaco AOS2020 consiste nel lavaggio delle mucose per mezzo di una soluzione coadiuvata dall’efficacia antimicrobica dell’acido ipocloroso, che, spiegano i ricercatori, è in grado di rimuovere e uccidere in meno di un minuto virus e batteri, incluso il Sars-CoV-2. L’acido avrebbe efficacia anche sulle diverse mutazioni del Coronavirus, come dimostrato in vitro da uno studio dell’Institute for Antiviral Research dell’Utah State University.
Si tratta di una sostanza prodotta dalle cellule del nostro sistema immunitario per combattere le infezioni. Questa è stata resa pura e stabile grazie a una nanotecnologia sviluppata dall’azienda Applied Pharma Researchche (Apr), che la ‘intrappola’ in una soluzione acquosa rendendola veicolabile sull’uomo. Prodotti simili sono già utilizzati da diversi anni in altre indicazioni.