Divenuta famosa dopo i fatti di Capitol Hill, la piattaforma avrebbe dovuto essere acquisita da Kanye West
Parler Technologies, l’azienda che gestisce la piattaforma Parler, sarebbe rimasta con appena 20 dipendenti. Stiamo parlando del social network di cui molto si è parlato due anni fa, dopo l’assalto dei sostenitori di Trump a Capitol Hill. Quei disordini hanno spinto le piattaforme, Twitter in testa, a bannare l’ex presidente, che si rifiutava di riconoscere la vittoria dello sfidante Joe Biden. In quel caos, Parler si era candidato come alternativa valida per gli utenti delusi da Twitter. Dopo anni di difficoltà e la scelta del founder John Matze di lasciare la carica di Ceo, il social sembrava vicino a una svolta con la potenziale acquisizione da parte di Kanye West negli ultimi mesi del 2022. L’operazione è stata poi annullata.
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The Verge ha spiegato che i licenziamenti di Parler sarebbe cominciati nel novembre 2022 e avrebbero coinvolto il 75% dei dipendenti della società. La misura ha riguardato anche buona parte dei C-level, ovvero le guide dei vari reparti dell’azienda. Fondato nel 2018 negli USA, Parler si è sempre presentato come il social del free speech, anche se non ha mai sfondato in termini di numeri al netto della grande visibilità che ha avuto dopo la cacciata di Donald Trump da Twitter.