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Nella sesta tappa del nostro viaggio al fianco di Accenture andiamo alla scoperta di un luogo nel cuore storico dell’industria piemontese
Un tempo in queste stanze passavano i treni: vagoni e locomotive venivano ricoverati per essere manutenuti, a metà strada tra i due scali ferroviari di Torino. Oggi le OGR, le Officine Grandi Riparazioni, sono diventate OGR Tech: un hub dove grandi imprese e startup si incontrano in uno spazio a metà tra la tradizione dei grandi saloni di cemento e la novità di geometrie di vetro e legno che riempiono lo spazio. Un luogo dove si mette a terra l’innovazione e dove Accenture lo scorso anno ha aperto il suo nuovo Industry X Innovation Center per lo sviluppo di prodotti e servizi connessi applicabili ai più diversi settori industriali.
L’offerta di servizi del Centro copre tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto: dalla sua ingegneria e relativa digitalizzazione, ad esempio attraverso il concetto di digital twin (cioè la replica digitale del prodotto fisico), fino alle attività di controllo e gestione. Con particolare attenzione anche al tema della Cybersecurity, oggi una delle maggiori urgenze per le imprese.
Un team multidisciplinare
Nelle conversazioni e nell’approccio degli esperti Accenture che abitano gli spazi all’interno di OGR Tech, c’è una parola che ricorre spesso: multidisciplinare. Non è una semplice “parola calda” che viene infilata nel discorso per renderlo più accattivante: ascoltando il racconto di quanto è stato sviluppato o è in corso di sviluppo in questo centro, ci si rende conto di come questa filosofia – che vede mettere insieme competenze, conoscenze e percorsi professionali differenti – sia a tutti gli effetti una risorsa già ampiamente impiegata attraverso i tanti talenti che popolano il Centro.
Se dobbiamo immaginare come sarà spostarsi in città nei prossimi 10 o 30 anni, non possiamo limitarci a pensare a come cambierà l’automobile: non bastano gli ingegneri a disegnare una vettura elettrica e connessa, occorre che ci siano anche esperti di interfacce e interazione uomo-macchina a supportare lo sviluppo di un ecosistema il più possibile integrato e funzionale. Una mobilità a misura di essere umano significa anche una mobilità inclusiva e rispettosa delle esigenze di tutti: significa immaginare come e quando ci occorrerà ricaricare una vettura, dove ci potrà servire ed eventualmente come passare da questa ad altri mezzi per spostarci; e ancora, come raccogliere i dati generati da questa enorme quantità di dispositivi connessi per trarre ancora maggior valore aggiunto da reimmettere nell’equazione.
Immaginare l’industria del futuro
C’è un altro aspetto da cogliere nel nuovo Industry X Innovation Center di Torino: la visione del futuro e di come evolverà l’industria, in un mondo che vede cambiare a velocità elevata gli strumenti e le esigenze del singolo consumatore così come della grande impresa. Esigenze che non dipendono soltanto dal costruire un’economia di scala efficiente: occorre che l’industria sia anche sostenibile e capace di rispondere in tempi stretti e con metodologie agili a richieste e bisogni specifici. Coniugare assieme queste diverse forze che rischiano di sbilanciare un equilibrio consolidato da 300 anni costituisce a tutti gli effetti ciò che Accenture chiama Industry X: il fenomeno dell’industria 4.0, che ha visto affacciarsi l’Internet delle cose negli opifici e nei padiglioni delle imprese di tutto il pianeta, è stato solo il primo passo. Ora dobbiamo iniziare a pensare a ciò che verrà dopo.
La tecnologia della manifattura additiva, ad esempio, cioè quella che sfrutta la stampa 3D per costruire elementi meccanici su misura, è già oggi una realtà. Accenture a Torino ha avviato una collaborazione con diverse imprese e startup che fanno parte dell’ecosistema per contribuire con le proprie capacità alla crescita di un business che può consentire all’industria italiana di restare al passo o, persino, guidare lo sviluppo su scala internazionale, integrando queste tecnologie nella propria offerta di servizi.
Anche questo è un aspetto da non sottovalutare, la collaborazione e la convergenza di industry particolarmente sentita nel Centro: abitare dentro le OGR Tech significa infatti anche entrare in contatto con realtà differenti, contaminarsi e confrontarsi con le idee altrui, in un processo di arricchimento reciproco. Decidere di aprire un centro di innovazione a pochi passi dai laboratori del Politecnico, e accanto agli uffici di altri grandi e meno grandi player dell’ecosistema, risponde ad una consapevolezza: la coabitazione e la collaborazione sono leve fondamentali da sfruttare per continuare a creare valore e crescita di lungo periodo, sia in ottica individuale che di Sistema Paese.
In diretta e on demand
Di questo, e molto altro, parleremo nella sesta tappa dell’Innovation Journey che Florencia Di Stefano-Abichain ha intrapreso in giro per l’Italia alla scoperta dei tanti centri Accenture dedicati all’innovazione. Ritroveremo lei e gli esperti dell’Industry X Innovation Center di Torino il 30 maggio a partire dalle 17, sui social di StartupItalia e di Accenture Italia. Un punto di approdo che chiude metaforicamente un ciclo, cominciato neanche a farlo apposta, proprio in un altro cento dedicato all’Industry X: e che sarà al tempo stesso un punto di partenza per un viaggio che, vi anticipiamo, è destinato a continuare!