«ll Messaggero oggi non è in edicola per colpa di Fastweb: blackout iniziato ieri alle 23 e ancora non risolto». Così recita il post pubblicato su Instagram con cui il quotidiano romano informa lettori e lettrici del disagio che ha impedito al giornale di andare in stampa. Il problema è derivato da Fastweb, rilevabile anche sulla piattaforma Downdetector, dove vengono segnalate criticità al funzionamento dei principali siti.
Il Messaggero: cosa è successo con Fastweb
La società si è scusata con un comunicato. «In riferimento al disservizio verificatosi la scorsa notte che ha determinato, per alcune ore, una parziale indisponibilità dei servizi di alcuni clienti Enterprise, ci scusiamo profondamente per i disagi subiti – spiega Fastweb -. Dalle verifiche dei nostri tecnici che si sono subito attivati per il ripristino, a causare l’interruzione del servizio è stato un imprevedibile malfunzionamento del sistema di gestione dell’impianto di condizionamento di uno dei Datacenter di Milano».
In una nota la società ha poi aggiunto: «Il nostro Datacenter è tornato a essere pienamente operativo nel corso della prima mattinata e tutti i servizi sono stati ripristinati. Fastweb precisa che il disservizio della scorsa notte ha impattato solo qualche decina di clienti enterprise e, riguardando il data center e non la connettività, non ha avuto alcuna conseguenza sui clienti residenziali. Nè risultano criticità alla rete in quartieri o aree specifiche».
Nella mattinata di oggi, martedì 13 agosto, il Messaggero e altre testate stanno lamentando una situazione non ancora risolta. Il quotidiano del Gruppo Caltagirone ha fatto sapere che quasi due mesi fa si era verificato un altro guasto che ha provocato disagi all’azienda. «L’inaffidabilità di Fastweb ha costretto il Messaggero e altri tre giornali del gruppo Caltagirone (il Mattino, il Corriere Adriatico, Il Quotidiano di Puglia) a non uscire in edicola e in versione digitale nell’edizione odierna. Mentre il Gazzettino è uscito in versione incompleta». Nel frattempo su X alcuni utenti esperti commentano quanto accaduto spiegando che l’azienda giornalistica dovrebbe adoperarsi per studiare alternative che impediscano il blocco totale delle attività.
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