I sindacati non ci stanno. Dopo l’ultima mail del DOGE di Elon Musk arrivata nel weekend e indirizzata ai dipendenti delle basi militari italiane dell’Usaf, i sindacati hanno convocato per domani, 18 marzo, un coordinamento nazionale per adottare strategie adeguate di contrasto alla politica statunitense, hanno chiesto l’intervento del governo e contattato l’ambasciata USA in Italia.
Che cosa chiede il DOGE all’Italia?
All’inizio di marzo 2025, il DOGE (Department of Government Efficiency) guidato da Elon Musk aveva chiesto ai dipendenti delle basi militari di Italia di spiegare in 5 punti il lavoro svolto nell’ultima settimana. Una sorta di “test sull’efficienza” dopo che la stessa mail era stata inviata a fine febbraio ai dipendenti federali degli USA. Poi Musk ha deciso di bloccare le assunzioni e le carte di credito dei dipendenti, che si sono trovati con un solo dollaro sul conto da un giorno all’altro. Infine, il rischio di licenziamento per chi ha un contratto a termine. Il DOGE ha anche vietato di sostituire temporaneamente il personale in congedo o chi andrà in pensione.
La reazione dei sindacati
La preoccupazione anche in Italia è tantissima. A rischio i posti di 4.000 lavoratori, la base di Aviano, che ospita il 31st Fighter Wing degli Stati Uniti. «Chi ha un contratto a tempo indeterminato potrebbe non essere rinnovato – ha spiegato Angelo Zaccaria (Uiltucs) all’Ansa – Le posizioni resteranno vacanti nonostante ci fossero dei bandi per coprirle con urgenza. Se questo comportamento continua, lo scioperò sarà inevitabile. Siamo di fronte a una lunga serie di forzature rispetto al nostro contratto nazionale». A Fanpage.it, Roberto Del Savio, coordinatore sindacale della base Usaf di Aviano per Fisascat-Cisl e delegato del coordinamento nazionale, ha spiegato: «In questo momento i lavoratori sono un po’ frastornati e preoccupati per quello che sta accadendo adesso e per il futuro delle basi, visti gli eventi che sono avvenuti di recente uno dopo l’altro». Per i sindacati, le misure adottate dal DOGE non solo sono illegittime, ma «anche una violazione delle regole pattuite tra i due Stati e un attacco alla sovranità giuridica italiana in materia di lavoro», specificano e aggiungono: «La richiesta del DOGE appare non solo immotivata ma anche destituita da qualsivoglia fondamento giuridico poiché il personale è tenuto a svolgere la propria attività lavorativa in conformità con le mansioni afferenti all’inquadramento contrattuale in cambio della retribuzione».
«Musk dovrebbe scendere da Marte e capire che in Italia non siamo in America. Qui ci sono contratti, leggi e diritti conquistati con anni di lotte. Non pensi nemmeno di metterli in discussione», ha dichiarato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Per queste ragioni domani, 18 marzo, è stato indetto il coordinamento nazionale.