Il contenuto della causa sembra il medesimo, al punto che non si capisce come mai Elon Musk abbia deciso di ritirarla qualche mese fa per intentarne un’altra identica nelle scorse ore. Il Ceo di Tesla vuole riportare in tribunale OpenAI e due dei suoi cofounder, Sam Altman e Greg Brockman (che a breve si prenderà un anno sabbatico). Questo perché secondo lui – membro del team originario – l’azienda ha cambiato pelle, passando dall’essere un laboratorio non profit al diventare una società che fattura miliardi di dollari. Sarebbe una violazione degli accordi iniziali.
Perché Musk ce l’ha con Altman
L’imprenditore torna spesso sul tema AI: da anni parla dei rischi che correrebbe l’umanità di fronte a una super intelligenza artificiale. Ecco perché avrebbe contribuito a lanciare la startup con Altman nel 2015: per far sì che questi strumenti non potessero danneggiare le persone. La scorsa estate l’imprenditore sudafricano ha lanciato xAI – tutt’altro che una non profit – per seguire la sua idea di AI sicura.
Come si legge sul Guardian, l’avvocato del Ceo di Tesla, Marc Toberoff, ha spiegato che questa seconda causa ha notevoli differenze rispetto alla precedente, che è stata ritirata senza molte spiegazioni. L’ultima denuncia «ritiene gli imputati responsabili di false dichiarazioni intenzionali nei confronti di Musk e del pubblico e chiede la restituzione dei loro guadagni illeciti su larga scala».
Altman e la sua società si sono sempre difesi finora, mostrando le mail scambiate con il patron di X in cui quest’ultimo si dichiarava a favore del passaggio a società profit. In questa nuova denuncia ci sono accuse pesanti nei confronti dell’azienda di ChatGPT, come frode telematica. Tra i due Ceo il rapporto si è evidentemente guastato.