Il lancio del capostipite della serie coincise con uno dei periodi più incredibili della storia dell’umanità: il primo OnePlus Nord vide la luce a metà del 2020, in un momento davvero complesso per far debuttare un marchio che però, complice le carte giuste giocate al momento giusto, si è saputo ritagliare una sua visibilità tra gli appassionati: 27 milioni di pezzi venduti fin qui, numeri decisamente interessanti. Il Nord è stato, sin dall’inizio, una riscoperta della filosofia originale di OnePlus: quella del “flagship killer”, del prodotto che a un prezzo da fascia media era in grado di offrire molte qualità che invece eravamo abituati a trovare solo nei terminali di fascia alta. Giunto alla quarta iterazione, il Nord 4 deve provare a confermare questa vocazione: e lo fa partendo da una giornata di annunci globali tenutasi per una volta a Milano, in Europa, non in un’altra capitale in giro per il resto del Mondo come da qualche anno a questa parte.
Cosa c’è di nuovo per OnePlus Nord 4
OnePlus quest’anno ha fatto un passo in più: non si è limitata a individuare un prodotto della famiglia OPPO e cambiargli nome per il mercato occidentale, bensì ha scelto di realizzare un vero smartphone in grado di incarnare lo spirito del marchio. OnePlus Nord 4 colpisce per il tentativo di offrire qualcosa di diverso dal solito: il design con il posteriore in metallo non si vedeva in giro da un bel pezzo, forse dall’era di iPhone 6s e del OnePlus 3, ed è il frutto di un lavoro significativo di sviluppo tecnologico della lavorazione dell’alluminio e di costruzione di antenne in grado di supportare 5G e tutti i vari segnali wireless che potessero essere incorporate in uno spazio ridotto rispetto al passato.
Così nasce un prodotto che possiamo veramente definire “unibody” come un tempo, con questa struttura di metallo solido che lascia spazio a una cornice di vetro per le due fotocamere nella parte alta del posteriore, senza dimenticare tre belle colorazioni tra cui una verde esclusiva per il lancio del prodotto che ricorda tantissimo il verde con il quale il Nord aveva fatto il suo debutto nel 2020 (colore che, immaginiamo, sarà a tiratura limitata). Gradito ritorno anche il cursore laterale per passare con un clic dalla suoneria alla modalità silenziosa, altro marchio di fabbrica di OnePlus: il tutto restando sotto gli 8 millimetri di spessore e sotto i 200 grammi di peso, niente male considerato anche la batteria da 5.500mAh montata (compatibile con ricarica SuperVOOC da 100W: ma il caricabatterie è venduto separatamente). Secondo OnePlus, il sistema di ricarica è comunque gentile abbastanza da permettere alla batteria di restare efficiente per 4 anni.
Non male anche la scheda tecnica di ciò che troviamo sotto il cofano: SnapDragon 7+ Gen 3 (primo smartphone sul mercato con questo SoC?) abbinato a fino 16GB di RAM LPDDR5X e 512GB di storage su tecnologia UFS4.0, un trio che dovrebbe garantire longevità e potenza quanto basta per qualsiasi impiego. A questo si unisce l’adozione del Trinity Engine già visto in alcuni smartphone di famiglia, che tramite una serie di accorgimenti software si prende cura della fluidità del telefono nel tempo. E, sempre mutuato dall’eredità familiare, ci sono le varie funzioni AI utili a leggere ad alta voce un testo sul web, a farne la sintesi, a trascrivere le registrazioni audio e farne il riassunto: non tutto sarà disponibile al lancio, ma OnePlus promette che tutto arriverà entro fine anno via aggiornamento OTA. Soprattutto, OnePlus si lancia e promette 4 anni di aggiornamenti al sistema operativo e 6 anni di aggiornamenti di sicurezza.
Stesse qualità AI che si applicano anche alla fotocamera principale, una Sony LTY-600 da 50 megapixel, che dovrebbe produrre buoni scatti anche grazie alla stabilizzazione ottica del sensore e che può giovarsi dei vari strumenti per ottimizzare gli scatti: gomma magica per eliminare oggetti indesiderati, filtro che elimina gli occhi chiusi nei selfie eccetera eccetera. Non altrettanto irresistibili la ultrawide da 8 megapixel e la camera frontale da 16 megapixel: sono una dotazione nella media, queste due sì, che non dovrebbero sfigurare ma neppure fare miracoli. Infine, interessanti le specifiche del display montato: un AMOLED da 6,7 pollici e con cornici piuttosto ridotte, risoluzione 2.772×1.240 pixel, refresh fino a 120Hz e supporto anche per l’HDR per gustarsi i video di Netflix e compagnia.
Tutto il pacchetto fin qui descritto lo rende un prodotto un po’ particolare: il OnePlus Nord 4 non è un prodotto di fascia media (la fotocamera principale e la scheda tecnica sono qualcosa di più), ma non è neppure una vera ammiraglia nonostante tutto quanto sia stato fatto per dargli un appeal prestige. Il prezzo così lievita a 499 euro per la versione 12+256GB, e sale ancora a 599 euro per il 16+512GB: non bruscolini insomma, ma a parziale consolazione ci sono delle offerte di lancio per chi prenota subito il proprio Nord 4, tra cui auricolari o una tracolla TUMI – oltre a uno sconto di 50 euro se si ordina contestualmente sul sito OnePlus l’indispensabile caricabatteria da 100W che riempirà l’accumulatore di bordo in 20 minuti circa (offerta valida fino al 10 agosto).
L’ecosistema che conta
Sono ormai tramontati i giorni in cui OnePlus era però un marchio solo di smartphone. Da qualche anno a questa parte non mancano accessori di ogni tipo a completare il catalogo, e questa tornata di annunci estiva non poteva risparmiarci novità in tal senso. Tra l’altro, OnePlus spinge molto sul concetto di ecosistema: puntando a promuovere funzioni integrate per scambiare dati e condividere le app sullo schermo grazie a software appositamente sviluppato.
Ad esempio debutta la terza generazione di OnePlus Nord Buds Pro, auricolari in-ear con tecnologia di cancellazione attiva del rumore (ANC) e la promessa di pompare bassi per ore e ore non facendoci rimpiangere l’impianto più truzzo che potete immaginare. Scherzi a parte, la tecnologia ANC in questo caso viene dichiarata in grado di agire su ben 49dB di attenuazione e su un’ampia frequenza di suoni: dovrebbe essere abbastanza per tagliare fuori i rumori fastidiosi, senza escludere la possibilità di attivare la modalità trasparenza che permette di restare vigili quando ad esempio siamo in metropolitana o per strada. Con 44 ore di autonomia dichiarata, 4,4 grammi di peso per auricolare, certificazione IP55 e due colorazioni (nera e verde), i nuovi OnePlus Nord Buds 3 Pro vengono lanciati a un aggressivo prezzo di listino di 79 euro, da cui sottrarre 10 euro di promozione al lancio per chi ordina dal sito ufficiale il 16 luglio. Non male, considerato che sono anche dual-connection (su Bluetooth 5.4).
Trova invece una seconda incarnazione la seconda generazione di OnePlus Watch: nel modello 2R non troviamo cambiamenti significativi alla scheda tecnica, se non nell’adozione di una cassa di alluminio che alleggerisce il peso totale del wearable ma non inficia l’impermeabilità fino a 5ATM e la certificazione IP68. Resta inalterata l’autonomia di 100 ore garantita da Wear OS 5 di Google, la batteria da 500mAh (che si ricarica in 1 ora), mentre qualche piccolo affinamento riguarda l’app di auto-monitoraggio OHealth che supporta fino a 100 tipi differenti di allenamento, registra parametri come il battito cardiaco, la frequenza respiratoria e la qualità del sonno. Tutto questo per 279 euro, nelle due colorazioni nera e verde (quest’ultima forse la più originale e modaiola): per chi ordina il giorno del lancio ci sono 30 euro di sconto extra, purché lo si acquisti sul sito ufficiale OnePlus, e un omaggio a scelta tra caricabatterie extra o cinturini extra.
Seconda generazione anche per il tablet OnePlus Pad. Bella scheda tecnica con Snapdragon 8 Gen 3 e display da 12,1 pollici con risoluzione 3K (3.000×2.120) e refresh rate fino a 144Hz: tanta roba da far girare, ma che supportata da una batteria interna da 9.510mAh non dovrebbe impensierire troppo per la distanza dalla presa di corrente, mantenendo il peso entro 584 grammi. Niente male per un tablet che dispone comunque di 6 altoparlanti e un corpo in metallo, e che può essere completato da stilo e tastiera dedicati: e che incorpora alcune delle funzioni AI già viste sugli smartphone per la trascrizione dell’audio e la sintesi dei testi. Il prezzo, purtroppo, rispecchia la dotazione e le qualità dichiarate per il multitasking: 549 euro per la versione 12+256GB di OnePlus Pad 2, a cui sommare 99 euro per OnePlus Stylo 2 e altri 149 euro per la OnePlus Smart Keyboard. Per chi ordina subito (entro il 1 agosto) uno sconto di 50 euro e un regalo a scelta tra: tastiera (bomba, sembra molto ben fatta), stilo (interessante, 16.000 livelli di pressione) e una cover (meno interessante).