Tanto rumore per nulla? Elon Musk ha deciso di ritirare la causa contro OpenAI, la (un tempo) realtà non profit che aveva contribuito a fondare nel 2015 insieme a Sam Altman. Su StartupItalia ci siamo occupati della vicenda, che si può riepilogare in questo modo: il Ceo di Tesla si è allontanato da anni dall’azienda di ChatGPT in polemica proprio con Altman perché, a suo dire, ha piegato quello che avrebbe dovuto rimanere un laboratorio sull’intelligenza artificiale a logiche commerciali, tradendo il progetto originale. Quest’ultima è la ragione per cui ha fatto causa contro OpenAI, Sam Altman e Greg Brockman (un altro dei cofounder).
La notizia del ritiro della causa è arrivata a poche ore da un’altra importante evoluzione nel rapporto tra il proprietario di X, OpenAI e Apple. Se, come annunciato, la casa di Cupertino integrerà l’AI di Altman nei device futuri, il Ceo di Tesla ha anticipato che ogni dispositivo della mela morsicata sarà bandito all’interno delle sue aziende.
Musk, causa contro OpenAI: partita finita?
In questi giorni un tribunale avrebbe dovuto esprimersi sulla richiesta da parte di OpenAI di archiviare la faccenda. Come ha spiegato la CNBC, gli esperti hanno sottolineato che la causa non poggiava su basi solide. Possibile che lo scontro legale sia stato voluto dall’imprenditore per tentare di danneggiare la reputazione di OpenAI, società attaccata su più fronti (si vedano i recenti sviluppi del caso Scarlett Johansonn).
OpenAI si è comunque difesa, dicendo che il miliardario avrebbe in realtà voluto ottenere il pieno controllo dell’azienda, per fonderla con Tesla. L’imprenditore sudafricano è da anni che denuncia i rischi per l’umanità derivanti dallo strapotere dell’intelligenza artificiale. Per questo ha fondato xAI, la sua ultima startup che ha appena chiuso un round da 6 miliardi (registrando una valutazione da 24).