In questi giorni sono stati scoperti molti siti che diffondono immagini di donne (famose e non) senza il loro consenso, commentate in modo offensivo e sessista. Tra questi, Phica. A denunciare l’accaduto dalle influencer più celebri alle politiche italiane: la premier Giorgia Meloni in spiaggia, Elly Schlein, un deep fake della senatrice Mariastella Gelmini, Maria Elena Boschi, Alessandra Mussolini. Il gruppo Facebook “Mia moglie” (oltre 30mila iscritti), da cui è partito tutto, è stato oscurato ma nelle scorse ore l’attenzione si è invece posta sul sito Phica.eu.
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Le denunce contro Phica
Alla Polizia postale piovono denunce da tutta Italia da parte di donne che hanno scoperto loro foto rubate e finite su entrambi i canali (Mia moglie e Phica.eu, appunto). La Polizia postale ha avviato indagini per risalire a chi gestisce queste piattaforme e sono in corso anche una serie di verifiche per stabilire le modalità con cui sono state trafugate e diffuse le foto e per arrivare a identificare anche gli autori dei commenti.
Nel frattempo è stata lanciata una petizione per chiedere la chiusura di Phica.net, che al momento ha superato le 140mila firme. Diverse personalità del mondo dello spettacolo e della politica lo hanno pubblicamente denunciato. Nel frattempo, sul portale compaiono messaggi di alcuni utenti che lamentano di non potersi cancellare se non dopo aver versato una somma ai gestori del sito.
La chiusura definitiva di Phica
In una nota pubblicata sul sito web, Phica comunica la chiusura definitiva con alcune precisazioni. “Nata come piattaforma di discussione e condivisione personale, con uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro. Purtroppo, come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito e il senso originario. È successo con Facebook, con i gruppi su Telegram, ed è successo anche qui. Nonostante gli sforzi, non siamo riusciti a bloccare in tempo tutti quei comportamenti tossici che hanno spinto Phica a diventare, agli occhi di molti, un posto dal quale distanziarsi piuttosto che sentirsi orgogliosi di far parte.
Per questo, con grande dispiacere, abbiamo deciso di chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato“. E poi seguono una serie di dettagli in cui l’azienda annuncia di aver vietato violenze di qualsiasi tipo, di aver bloccato minorenni o contenuti pedopornografici e di aver sempre collaborato con le forze dell’ordine.
Chi è stato coinvolto nello scandalo?
Sul sito sono comparse immagini diffuse senza consenso anche di diversi personaggi pubblici istituzionali e noti. Tra questi: la premier Giorgia Meloni, la segretaria del Pd Elly Schlein, la deputata Mara Carfagna, l’eurodeputata Alessandra Moretti, l’ex ministro dell’istruzione e del merito Lucia Azzolina, che ha dichiarato: «Ho avuto il dispiacere di vedere le mie foto pubbliche commentate su quel sito. Commenti che fanno assolutamente schifo, scritti da uomini volgari e frustrati, che avrebbero bisogno di una vera educazione all’affettività e al rispetto».