Uno scandalo legato alla sicurezza, con il direttore della rivista The Atlantic Jeffrey Goldberg aggiunto per sbaglio a una chat sull’app di messaggistica Signal soprannominata Houthi PC small group. Il giornalista in un primo momento ha pensato a una trappola studiata apposta per la stampa. Nel gruppo – 18 utenti in tutto – comparivano alcuni dei vertici dell’amministrazione statunitense come il vicepresidente USA JD Vance, il consigliere della Sicurezza nazionale Mike Waltz e il segretario alla Difesa Pete Hegseth. Sarebbe stato Waltz ad aggiungere per sbaglio Goldberg alla chat nella quale si stavano pianificando attacchi militari contro gli Houthi in Yemen.

Perché è vietato condividere piani militari USA su Signal?
Il direttor dell’Atlantic ha raccontato l’intera esperienza in un articolo, arricchito dagli screenshoot della chat Signal alla quale è stato aggiunto per errore. «Abbiamo discusso la possibilità che questi testi facessero parte di una campagna di disinformazione, avviata da un servizio di intelligence straniero – ha scritto Goldberg -. Avevo forti dubbi che questi testi fossero autentici, perché non potevo credere che i vertici della sicurezza nazionale degli Stati Uniti comunicassero su Signal piani di guerra imminenti».
There are so many great reasons to be on Signal.
— Moxie Marlinspike (@moxie) March 24, 2025
Now including the opportunity for the vice president of the United States of America to randomly add you to a group chat for coordination of sensitive military operations.
Don’t sleep on this opportunity…
E invece così è successo. Pur essendo crittografata, Signal non è una app che negli Stati Uniti è consentito utilizzare per condividere informazioni legate a piani militari. Dunque siamo di fronte a un doppio errore: sul tipo piattaforma (che secondo il giornalista costituirebbe una violazione dell’Espionage Act) e sulla selezione dei membri del gruppo. Waltz non si è accorto di aver aggiunto il direttore di una delle riviste americane meno apprezzate dalla Casa Bianca. Goldberg ha avuto la conferma che non si trattava di una truffa perché il 15 marzo, pochi giorni dopo essere stato coinvolto nel gruppo, gli Stati Uniti hanno effettivamente attaccato i ribelli Houthi in Yemen.
In passato Signal è stata al centro di un caso. Era il gennaio 2021 quando Elon Musk aveva postato su X un invito ai propri follower a utilizzare l’app di messaggistica. La ragione stava nelle imminenti modifiche unilaterali dei termini e delle condizioni di WhatsApp, l’app di Meta (Zuckerberg da tempo è un rivale dell’imprenditore sudafricano). All’epoca Musk era senz’altro un personaggio meno esposto politicamente e, cosa più importante, non aveva ancora in mente di acquisire X.