Il mese scorso Google ha avviato una campagna di richiamo per i Pixel 7a. Dopo il problema alle batterie del Pixel 4a emerso a inizio anno, con lo smartphone fuori garanzia, ora è il turno dei Pixel 7a. Alcuni di questi smartphone potrebbero avere batterie che si gonfiano con l’usura, il famoso fenomeno dello “swelling”, che oltre ad aprire la parte posteriore dello smartphone è anche pericoloso, con la batteria a rischio esplosione.
Chi può incappare nel problema con Pixel 7a?
Non tutti i dispositivi hanno questo problema, e Google ha creato una pagina di verifica raggiungibile a questo indirizzo per aiutare a capire quale smartphone potrebbe essere soggetto e quale no.
Secondo l’azienda, gli utenti interessati dal problema potrebbero riscontrare un rigonfiamento visibile del dispositivo, con la cover posteriore dello smartphone che si separa dal dispositivo, la batteria dello smartphone che si scarica molto più velocemente del solito o non si ricarica.
Ma attenzione: Google richiama anche gli smartphone che apparentemente funzionano, ma che hanno una batteria che potrebbe gonfiarsi nel tempo. Chiunque abbia un Pixel 7a dovrebbe provare immettendo l’Imei.
Che cosa succede in Italia?
In Italia, però, non è prevista questa possibilità. In assenza di un servizio di assistenza locale, Google probabilmente non può gestire il trasporto di smartphone con batterie a rischio verso altri paesi dell’UE, come la Germania, dove viene gestita, invece, la sostituzione.
Per gli italiani c’è una compensazione economica: 200 dollari convertiti in valuta locale se lo smartphone è fuori garanzia o 456 dollari convertiti in valuta locale se lo smartphone è ancora in garanzia. Essendo fuori da maggio 2023, fatta eccezione per coloro che lo hanno comprato al day one, per il resto delle persone il Pixel 7a dovrebbe essere ancora coperto, quindi compensazione massima.