La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di ascoltare le ragioni di Pornhub e dell’intera industria dei contenuti per adulti, da tempo ostili alle leggi introdotte in diversi Stati, come il Texas, che impongono la verifica dell’età per l’accesso alle piattaforme. A farsi portavoce delle ragioni delle società è la Free Speech Coalition, che dal prossimo autunno potrà avanzare le critiche rispetto all’attuale normativa di fronte alla Corte Suprema.
Come ha reagito Pornhub alle leggi sulla verifica dell’età?
Come abbiamo scritto diverse volte sul magazine, Pornhub è da anni nel mirino di una parte della politica americana. Il Texas ha introdotto di recente l’obbligo di verifica dell’età per tutti gli utenti che vogliono accedere a siti pornografici. L’obiettivo è di tutelare i minori, ma le aziende del settore hanno criticato la norma. Pornhub ha perfino deciso di auto censurarsi e dunque di spegnere il sito in diversi Stati USA come forma di protesta.
Engadget spiega che il Texas potrebbe diventare uno Stato chiave in questa diatriba legale. La Corte Suprema si è di recente opposta al blocco della legge sulla verifica dell’età. Secondo la Free Speech Coalition il testo violerebbe però il Primo Emendamento, dal momento che obbliga le persone a cedere dati personali per avere accesso ai contenuti.