Non è certo famosa come la cagnolina Laika, spedita nel 1957 dai sovietici nello spazio e morta nell’impresa. Félicette nel 1963 è stata la prima gatta spedita dai francesi nello spazio e sopravvissuta al volo durato pochi minuti.
La sua storia di gloria, purtroppo, è terminata poco dopo dal momento che i ricercatori hanno dovuto sopprimerla per effettuare ulteriori studi sugli elettrodi che le erano stati impiantati nel cervello. Pochi giorni fa – l’8 agosto – ricorreva la Giornata Internazionale del gatto ma è improbabile che abbiate sentito parlare di lei. Siamo qui per porvi rimedio.
La storia di Fèliciette, la prima gatta nello spazio
Anni prima dell’allunaggio le varie potenze mondiali hanno effettuato voli sperimentali. Non erano attive soltanto Stati Uniti e Unione Sovietica. La Francia ha deciso di selezionare tra un gruppo di una dozzina di gatti questa randagia dal manto bianco e nero. Le sue caratteristiche erano perfette per la missione: pesava appena 2,5 kg e la sua indole era particolarmente tranquilla. Prima del lancio è stata sottoposta a un serie di addestramenti all’interno di centrifughe proprio come quelle degli astronauti.
Battezzata C 341, sulla stampa anglofona era nota come Astrocat, ma in Francia il nome con cui è diventata famosa è Félicette, in onore di Felix the Cat, il personaggio immaginario dell’animatore Otto Messmer.
La prima gatta nello spazio, secondo le testimonianze storiche, è stata fondamentale per la ricerca scientifica, ma purtroppo è stata sacrificata proprio a quel fine una volta terminato il volo. Durante l’intera missione, a terra gli esperti l’hanno tenuta monitorata e non avrebbero riscontrato particolare stress.
Nel 2017 è stato lanciata una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi a sufficienza per omaggiare la memoria della prima gatta nello spazio con una statua. Per la precisione 1.141 sostenitori hanno dato il proprio contributo e oggi alla International Space University di Strasburgo è possibile ammirare la statua di Féliciette.