Mentre in Europa la settimana è trascorsa discutendo di come mettere a terra il piano da 800 miliardi di euro per il programma Rearm Europe, negli USA le startup del settore Difesa continuano ad attirare investimenti. Shield AI, realtà innovativa di San Diego, ha chiuso un round da 240 milioni di dollari a una valutazione da 5,3 miliardi di dollari. Soltanto pochi giorni fa vi riportavamo un’altra notizia legata a Epirus, defense tech a stelle e strisce che ha appena raccolto 250 milioni di dollari per il suo sistema anti drone. Oltreoceano ormai da anni il settore è cruciale per gli investimenti VC.
Chi ha investito nei droni di Shield AI?
Oltre a costruire droni, la startup californiana fondata nel 2015 è specializzata anche sistemi tecnologici che abilitano i mezzi della Difesa. Come si legge su TechCrunch, il suo software Hivemind è in grado di abilitare la guida autonoma a jet di combattimento e a droni. Tra i clienti potenziali ci sarebbero anche le industrie della robotica, settore in grande espansione con gli umanoidi. Ma chi ha investito in questa azienda?
Al round da 240 milioni di dollari hanno partecipato anche L3Harris, uno dei maggiori appaltatori della Difesa statunitense, e Hanwha Aerospace, società sudcoreana fondata alla fine degli anni Settanta. Spicca poi il nome di Andreessen Horowitz, fondo di Venture Capital che aveva già investito nell’azienda. Ricordiamo che Marc Andreessen, tra i nomi più noti del panorama tech statunitense, è tra i sostenitori di Donald Trump. Con la valutazione a 5,3 miliardi di dollari Shield AI diventa così la seconda più grande realtà innovativa USA dopo Anduril, la cui valutazione è di 28 miliardi di dollari.