Dopo il blocco legato al lockdown la piattaforma romana cambia app, logo, mission e mette in cantiere altri prodotti. Tenendo fermo il cuore del suo successo globale
Nel corso del lockdown, quando riprendere a viaggiare come sta accadendo in questi giorni, e in fondo oltre ogni aspettativa appena due mesi fa, sembrava impossibile, BagBnb aveva lanciato una bella campagna. L’aveva battezzata “We will travel again. Same bag, new soul” e diffusa in alcune capitali del mondo, da Roma a New York, per mantenere vivo il desiderio di viaggiare. Già guardava al futuro, perché ovviamente era già in cantiere il passaggio di oggi e di cui StartupItalia dà conto in anteprima: BagBnb cambia nome, diventa Radical, ed allarga il suo campo d’azione.
La scaleup romana, che lo scorso gennaio aveva incassato un round di finanziamento da 2,5 milioni di euro sotto forma di aumento di capitale interamente coperto dai fondi VV2 e VV4, gestiti da Vertis, rinnova la piattaforma, la mission, il logo, le offerte. Pur tenendo fermo il cuore dell’app, che è appunto il servizio di deposito bagagli diffuso nei negozi di vario tipo e che prende il nome di Radical Storage. A questo se ne aggiungeranno altri, ancora top secret, che in ogni caso rientreranno a pieno nel mondo dei viaggi e della mobilità turistica.
Come funziona Radicalstorage
Si (ri)parte dunque da Radicalstorage, il cui sistema di check-in e check-out sarà contactless, più veloce, più efficace e più sicuro, specialmente in questo periodo di distanziamento. I viaggiatori e i partner potranno gestire in tutta sicurezza ogni passo legato al loro deposito, dalla consegna del bagaglio, al ritiro, tutto grazie all’app Radicalstorage disponibile su Google Play e Apple Store.
“Radicalstorage.com è solo il primo passo – spiega Alessandro Seina, 40enne Ceo del gruppo – verso l’intera vision della nostra scaleup. Vogliamo diventare il punto di riferimento per chi arriva e parte da una città grazie a un’offerta di soluzioni e servizi innovativi che supporteranno i viaggiatori durante il loro viaggio, dall’arrivo fino alla partenza da una città. Tutti ci aspettiamo di tornare alla normalità il prima possibile ma allo stesso tempo vogliamo che le cose non tornino esattamente come prima, vogliamo un cambiamento e lo vogliamo in meglio”.
Il 2019 si è chiuso con un positivo di 5 milioni di fatturato e oltre due milioni di bagagli custoditi: numeri che hanno assegnato a Radical la leadership nel mondo del deposito di trolley & co. Con i blocchi legati alla pandemia da coronavirus anche Radical si è trovata come tutte le aziende che operano nel travel a subire uno stop improvviso, ai limiti del traumatico. Ma la crisi non ha frenato le ambizioni e i progetti dell’azienda, anche sotto l’aspetto occupazionale, e ne ha accelerato invece i processi. Tirando la volata al cambio d’ambito e all’espansione dei servizi che si raccoglie dietro a Radical.
«Nei momenti di difficoltà bisogna essere coraggiosi, quando siamo partiti con Bagbnb sapevamo che il nome era bello, facile da ricordare, ma che per noi sarebbe stato limitante – aggiunge Seina a StartupItalia – così abbiamo deciso di valorizzare questo momento, per altri versi drammatico, per accelerare alcuni processi che avrebbero richiesto normalmente più tempo: implementare e migliorare per il viaggiatore ancora di più l’esperienza del deposito con radicalstorage.com e al tempo stesso portare avanti nuovi prodotti che lanceremo entro il prossimo autunno e cambieranno ‘radicalmente’, perdonate il gioco di parole, il modo di viaggiare di tutti noi”.
Nuovi prodotti e acquisizioni
Nei prossimi mesi la scale up, fondata da Seina insieme a Giulio De Donato e Giacomo Piva (nella foto sopra), lancerà dunque nuovi prodotti, avviando anche alcune acquisizioni per affrontare al meglio il rimbalzo della domanda che il comparto turistico si attende dalla progressiva ripresa internazionale. Se è vero che il comparto del deposito bagagli valeva a pieno ritmo circa 5 miliardi di euro, è infatti altrettanto necessario anticipare alcuni dei grandi cambiamenti che verranno nel settore turistico: dal confort delle trasferte alla sicurezza fino, appunto, alla mobilità intelligente.