Estraggono molibdeno seduti alla scrivania dell’ufficio
Nella provincia cinese di Henan esiste una miniera dove gli operai e i minatori non sono presenti, ma tutto funziona alla perfezione. Grazie alla tecnologia 5G, i dipendenti sono in grado di pilotare ruspe, scavatori e altri macchinari da remoto. Le misure anti coronavirus sono attive da mesi in Cina, il paese da cui ha preso il via il contagio a inizio anno. Grazie a un video disponibile su un sito cinese, è possibile avere un assaggio del lavoro di questi tecnici, molto più simili agli esperti NASA: uffici iper tecnologici, tanti schermi e postazioni identiche a quelle di un abitacolo per manovrare i veicoli.
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Miniera: la spinta del 5G
La miniera in questione estrae molibdeno. Ricordiamo che la Cina è un paese leader nel settore e ha in mano una buona fetta delle miniere di terre rare, controllando società anche all’estero. Queste risorse sono indispensabili per alimentare l’industria tech e costituiscono un asso geopolitico prezioso. «Quando clicco start, il veicolo parte e viaggia in autonomia – ha spiegato un operaio all’opera nella sede dell’azienda – qualsiasi cosa dovesse succedere, posso monitorarla da qui».
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L’affidabilità è data dalla tecnologia 5G, la rete di nuova generazione che non servirà tanto a far viaggiare più veloce la connessione dei nostri smartphone, quanto a mettere in comunicazione oggetti tra loro anche a lunga distanza. Le smart city, le auto a guida autonoma e una selva di altre innovazioni hanno bisogno di questo per funzionare. Per quanto riguarda il miglioramento del lavoro in miniera scopriamo che in quella sopra descritta un tecnico può arrivare a manovrare fino a 15 veicoli contemporaneamente.
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