Nell’evento a Roma sono interventi esperti di Marketing Digitale, Creatività, Design, Social Media, Entertainment e Musica. Un format giunto al 21esimo appuntamento per giovani imprenditori del mondo digitale
La creatività come dote da coltivare, la capacità di trovare soluzioni innovative o di sfruttare il web e i canali digital per costruire una carriera: input di valore e spunti emozionanti, quelli che sono arrivati dal palco dell’evento Digital Yuppies, realizzato in collaborazione con IED, che si è svolto sul palco dell’Outdoor Festival di Roma.
Ad animare sei ospiti di eccezione: Francesco Marinelli, Digital content manager di Red Bull; Nerina Di Nunzio, direttrice di IED Roma; l’attore Edoardo Ferrario; Cecilia Nostro, co-founder di Friendz; Nicolas Vaporidis, founder di Drive Production Company; Francesco Cianfarani e Umberto Race, rispettivamente di The Roman Post e Pressappochismo is the way.
Digital Yuppies è un network di talenti e professionisti dell’industria digitale e creativa. Conta una community online di oltre 3.000 membri tra creativi, marketer, designer, sviluppatori e imprenditori, e organizza conferenze ed eventi di networking tra Roma, Milano, Amsterdam e Lipsia, con la mission di creare connessioni e opportunità professionali per i suoi membri.
Creatività e sperimentazione per aprire nuove strade
E’ tutto incentrato sulla creatività, e sull’importanza di coltivarla sin da piccoli, allenando mente e corpo, l’intervento di Nerina Di Nunzio, direttrice di IED Roma – l’Istituto Europeo di Design partner di Digital Yuppies nella realizzazione dell’evento. La stessa creatività che permette a Red Bull di lanciare iniziative ad alto tasso di sperimentazione in grado di coinvolgere la community di quelli che chiamano “active music listeners”, come spiega Marinelli: “come il Red Bull Music Studio Mobile, uno studio di registrazione mobile di altissima qualità che in poco più di un anno di attività ha visto esibirsi artisti come Mannarino e Samuel, che qui hanno registrato Ultra Pharum, subito finita nelle Viral 50 Italia di Spotify”.
O la creatività che sostituisce il budget, spesso carente in una startup appena nata: ed è così che Friendz – l’app che trasforma i selfie degli utenti in pubblicità per le aziende – conquista le attenzioni della stampa per le prove di recruiting innovative. “Avevamo bisogno di assumere ma non avevamo i soldi per pagare un head hunter e così, tra prove di abilità e party a sorpresa, abbiamo assunto i nostri talenti”, spiega Nostro; oggi Friendz conta 40 dipendenti in tre Paesi, e ha da poco concluso una ICO da 12 milioni di dollari.
L’Evoluzione digital delle carriere
Il lavoro che oggi è una scommessa, e non solo per chi lavora in una startup, ma anche per chi reinventa una carriera tradizionale in chiave digital, e fa centro. Come Francesco Cianfarani, giornalista e founder di The Roman Post, progetto editoriale nato dal desiderio di fare informazione locale indipendente adatta a un target giovane, basata su un modello native advertising e forte di una community Facebook di 155mila persone. Mentre sono quasi 200mila i Pressappochisti, cioè i membri di una delle community più giovani di Facebook (e poi Instagram), quella di Recensire con Pressappochismo, creata da Francesco Boni, giovane scrittore e sceneggiatore.
In entrambi i casi, tra video virali e post da migliaia di condivisioni, la forte conoscenza di piattaforme social e di strumenti digital consente di raggiungere risultati di diffusione e visibilità dei contenuti difficili da ottenere per molte aziende, anche a pagamento.
Aziende che sono, invece, il target di riferimento di Drive Production Company, fondata da Nicolas Vaporidis, già attore di successo, che ha deciso di scommettere- insieme con alcuni colleghi- sulle web series e sul loro potere narrativo. “Puntando su velocità di realizzazione e diffusione, contaminazione tra diversi generi e artisti e contenuti a carattere comico per portare i messaggi delle aziende al loro target senza l’invadenza della pubblicità tradizionale” spiega Vaporidis.
E a chiudere la serata, Edoardo Ferrario, attore diventato famoso proprio grazie alla sua webserie Esami, arrivando poi a confrontarsi con i linguaggi più tradizionali della comicità in tv e radio.