L’imbarazzo del premier: “Non è la nostra opera, siamo arrivati all’ultimo miglio. Speriamo almeno che funzioni”
Venezia, tra poche ore, per la prima volta nella storia sarà separata dall’Adriatico. Oggi infatti il test del MOSE, la contestatissima barriera artificiale, frutto di malaffare e tangenti, episodi ricordati anche dal presidente del Consiglio che ha presenziato alla cerimonia della messa in moto della barriera. Tutto questo avviene a otto mesi dall’ultima ondata eccezionale di acqua alta che ha travolto Venezia, facendo danni per milioni di euro.
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“Ci auguriamo che il MOSE possa funzionare”, ha commentato Conte, visibilmente imbarazzato dal fatto di presenziare al test di un’opera avversata dalla sua parte politica. “Ci sono stati episodi deprecabili di corruzione che non possiamo dimenticare”, ha infatti detto il presidente del Consiglio, che ha precisato: “oggi qui non inauguriamo il MOSE, oggi ci sarà solo un test”, quasi a sminuire l’importanza dell’evento”. “A chi protesta contro il MOSE – ha detto Conte – chiediamo di unirsi all’augurio che almeno funzioni. Non è la nostra opera, siamo arrivati all’ultimo miglio. È costata cinque miliardi, speriamo funzioni”.