Europa, Medioriente e Asia: gli algoritmi di Enerbrain hanno dimostrato ovunque la propria efficacia. Anche grazie a collaborazioni importanti
Il mondo non-residenziale – dai supermercati agli ospedali, dalle scuole alle piscine, dalle industrie agli aeroporti e ai musei – consuma il 40% dell’energia mondiale. E lo fa spesso inutilmente, con picchi di riscaldamento o climatizzazione che rendono gli ambienti tutt’altro che sostenibili e ben poco confortevoli. In questo contesto, dove si incontrano l’esigenza di preservare l’ambiente e un grande obiettivo di risparmio, si colloca l’idea di Enerbrain: che dal 2015 lavora (e cresce) con gli algoritmi che sanno far diventare gli edifici intelligenti.
Le esigenze dei grandi spazi
Quello che manca ai grandi spazi è il controllo predittivo: ovvero una memoria, la capacità di compensare con tempismo le temperature interne sulla base di ciò che avviene nell’ambiente esterno o in un determinato momento della giornata. L’innovazione smart di Enerbrain agisce su tutte le fasi di retrofit energetico – l’insieme delle operazioni, tecnologiche e gestionali per razionalizzare l’energia tra sistema edificio ed ambiente esterno – con sensori plug&play che monitorano, analizzano e intervengono dialogando con il sistema proprietario dell’impianto.
Per l’installazione, Enerbrain si appoggia a ditte e manutentori di fiducia dei clienti: l’algoritmo di regolazione si integra perfettamente con i BMS (Building Management System) e agisce da supervisore verificando i parametri ambientali raccolti per poi agire direttamente sull’erogazione di caldo e freddo. È una tecnologia che impara letteralmente dal comportamento dell’edificio e da tutte le variabili che lo riguardano, considerando anche umidità e anidride carbonica. Una scuola che si svuota dopo le 16, un ristorante che si riempie di persone a pranzo e a cena, un reparto ospedaliero che ha specifiche esigenze energetiche per il benessere dei pazienti: sono oggetto di analisi costante e integrata attraverso una dashboard analitica, accessibile anche da smartphone e tablet.
“In due giorni – assicura Giuseppe Giordano, CEO di Enerbrain – abbiamo rilevato un taglio dei consumi del 30% e un miglioramento della qualità dell’aria del comfort termico degli ambienti”. Reduci dal CES di Las Vegas, la più importante fiera tecnologica del mondo, raccontano del loro inizio a Torino (sono nati all’interno dell’Incubatore Imprese Innovative del Politecnico) e dell’approdo a Milano, Verona, Roma, Taranto, ma anche in Francia, Portogallo, Svizzera, Austria, UK, Dubai e in Giappone. L’hanno già scelta Michelin, l’Aeroporto Internazionale di Caselle (Torino), i supermercati Carrefour, Iren, Edison.
Enerbrain in azione
Il Teatro Carignano di Torino, tra i più antichi della città, ha raccontato in una campagna di comunicazione di essere anche il più green d’Italia grazie alla tecnologia di “retrofit energetico” targata Enerbrain: un edificio così antico, con oltre 300 anni di storia, oggi ha tagliato la bolletta energetica del 23% e ottimizzato il comfort termico per gli spettatori, ha diminuito le emissioni di sostanze inquinanti nell’ambiente, riducendo in pochi mesi di ben 15 tonnellate la CO2 emessa, pari alla quantità assorbita da 99 alberi.