Big G presenta i nuovi prodotti, tutti accompagnati dall’implementazione del machine learning: gli speaker Home Mini e Max, il 4-in-1 Pixelbook, il nuovo Daydream, cuffie e Clip.
LONDRA – Nel corso di un evento a San Francisco, rilanciato per la stampa europea a Londra, Google ha svelato le sue novità hardware per i prossimi mesi, “prodotti ripensati alle fondamenta“, come ha spiegato il Ceo Sundar Pichai aprendo l’appuntamento.
Google Pixel 2
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L’intelligenza artificiale
I servizi di Google sono tutto. Machine learning e intelligenza artificiale li stanno rivoluzionando radicalmente, potenziandoli con nuove funzionalità. Le Mappe, per esempio, con 5mila chilometri di strade registrate, conterranno le previsioni sulle difficoltà di parcheggio, le traduzioni (96 lingue supportate) si sono impennate ma anche e soprattutto il comparto mobile. Cioè i servizi pensati per gli smartphone che sono sempre più basati sull’approccio conversazionale, ambientale e multidispositivo, contestuale e in grado di imparare e adattarsi. “Il modo migliore di procedere è pensare software e hardware insieme” ha aggiunto Pichai “per democratizzare l’intelligenza artificiale“.
Google Home Mini
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Google Home: i nuovi Mini e Max
Google Home, l’assistente casalingo che è ormai in grado di rispondere a cento milioni di tipi di risposte diverse e adattarsi ai componenti della famiglia (ora ovunque sia commercializzato), aggiunge nuove modalità variamente disponibili a seconda dei mercati: per esempio telefonare col proprio numero. La novità si chiama però Google Home Mini: più piccolo, smussato, senza angoli, ricorda un grosso sasso ed è più piccolo di una ciambella donut. Quattro led sotto al rivestimento in tessuto in tre colori, nero, corallo e grigio, si collega ai Chromecast e svolge tutte le funzioni del fratello maggiore, dalla gestione della domotica (oltre mille prodotti compatibili) alla musica fino agli acquisti. Sarà disponibile dal 19 ottobre a 49 dollari. Negli Stati Uniti, ovviamente, e negli altri mercati dal Giappone al Canada fino al Regno Unito.
Google Home Max
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Insieme al Mini arriva anche Google Home Max, uno speaker che si adatta al contesto in cui viene piazzato, che entrerà in competizione con HomePod di Apple. Tessuto acustico trasparente, tweeter da 0,7 pollici, woofers da 4,5 pollici, sfoggia Smart Sound. Non solo l’ambiente, come si diceva, ma anche preferenze e abitudini. Un esempio banale? Se stai lavando i piatti, alza il volume. Se è sera e sorseggi un bicchiere di vino, lo abbassa. Tutto da solo. Supporta ovviamente i prodotti di casa ma anche piattaforme come Spotify e TuneIn, così come altri dispositivi da collegare. Arriverà a dicembre negli Usa (con YouTube Music gratis per un anno) a 399 dollari, nuovi mercati dal prossimo anno.
Google Assistant
L’assistente virtuale, l’anima di tutti i dispositivi di Big G che sbarcherà entro l’anno anche in italiano, compresi ovviamente quelli già visti, si arricchisce di nuove chicche. Per esempio la capacità di trasmettere in broadcast un messaggio a tutti i dispositivi di Mountain View. Si aggiunge una cinquantina di esperienze dedicate ai bambini, che così possono avere una specie di animatore/tutore digitale, anche grazie agli accordi con Disney.
Pixelbook
Come anticipato arriva anche un nuovo laptop, il Pixelbook, che sposa l’intelligenza del Google Assistant (è costruito intorno ad essa: puoi chiamarlo con “Ok Google” o premere un pulsante) e ovviamente i servizi di Big G. Pesa un chilo, è sottilissimo (solo 10 mm), è di fatto un quattro-in-uno: laptop, schermo, tablet e tv. Display da 12,3 pollici Quad HD Lcd, 235 pixel per pollice, con processori Intel i5 o i7, fino a 16 GB di Ram e 512 di memoria, due porte Usb-C con batteria che assicura 10 ore di autonomia. C’è anche un pennino, il Pixelbook Pen, che serve per disegnare e prendere appunti con duemila livelli di sensibilità. Curiosità: Snapchat realizzerà una versione desktop visualizzabile dal Pixelbook. Questo la dice lunga sul target messo nel mirino: fra i 20 b e i trent’anni. Costa 999 dollari (99 il pennino). Non molti, per un prodotto del genere di assoluto livello.
Pixelbook
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Pixel 2 e Pixel 2 XL
I pezzi più attesi erano i nuovi smartphone di casa, laboratorio del meglio che Big G – pur all’inizio nel mondo dell’hardware – può sfornare. Il design – chassis in alluminio protetto da Gorilla Glass 5 – ricalca l’impostazione della prima versione, soprattutto nella versione da 5 pollici, con una scocca divisa in due parti, il velocissimo sensore per impronte digitali sul retro, l’assenza dell’uscita mini-jack (ma c’è un adattatore incluso) e il display Oled Full HD. Il modello più piccolo sarà disponibile in tre colori (bianco, nero, celeste), il Pixel 2 XL – con schermo da 6 pollici – solo in due (bianco e nero). In entrambi i casi il processore è l’ottimo Snapdragon 835 (con 4 GB di Ram, 64 o 128 GB di memoria interna), la batteria da 2.700 mAh nel primo caso e 3.520 nel secondo, sensore da 12,2 Megapixel sul retro con stabilizzazione ottica e apertura f/1.8. (la frontale è da 8). Registra video in 4K a 30 fps, 1.080 p a 120fps e 720p a 240 fps e scatta anche le Motion Photos, come fossero le Live di Apple. A proposito, gli esperti indipendenti di DxOMark hanno valutato la fotocamera di Pixel 2 come la migliore di qualsiasi smartphone.
Costruiti rispettivamente da Htc ed LG e ovviamente equipaggiato con Android Oreo, si presentano con molte novità: puoi per esempio chiamare l’Assistente strizzando appena i bordi del dispositivo e ovviamente puoi personalizzare le routine che questo costruisce intorno alla tua esperienza quotidiana. Dentro anche Google Lens, l’app che riconosce oggetti, negozi, indirizzi, prodotti, opere d’arte e attività presentata al Google I/O della scorsa primavera. Ci si possono fare molte cose in realtà aumentata, come giocare o utilizzare sticker ad hoc, anche più di uno in contemporanea. Costeranno 649 e 849 dollari. Il più piccolo arriverà in sei Paesi, il più grande anche in Italia entro la fine dell’anno nel taglio da 64 GB: sarà distribuito sul Google Store e in partnership esclusiva con 3.
Google Daydream
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Google Daydream View
Ultimo spazio riservato al visore per la realtà virtuale Daydream View, che ora ha 250 titoli disponibili in realtà virtuale e costerà 99 dollari (unico altro prodotto in arrivo anche in Italia insieme all’XL) e ai Pixel Buds, cuffie auricolari wireless: le tocchi per attivarle, scorri il dito per regolare il volume.
Pixelbuds
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E, ovviamente, l’Assistente non manca neanche qui. Chiude la serata – anzi, la mattinata californiana – Google Clip: una fotocamera indossabile gestita dall’intelligenza artificiale che scatta a seconda delle proprie valutazioni sui momenti più importanti.