Sviluppata dalla Brigham University in poco tempo è diventata fortissima. Il suo algoritmo è in grado di sconfiggere team sempre più esperti. Pur essendo un oggetto di svago sta aiutando gli studenti ad affrontare temi e problemi legati allo sviluppo delle intelligenze artificiali.
Alla Brigham Young University, nello Utah, hanno costruito, in sei mesi, un biliardino controllato da un’intelligenza artificiale. L’obiettivo era quello di sperimentare quanto la macchina fosse in grado di competere con una squadra umana. Ma i docenti e gli studenti, che hanno portato avanti il progetto, non hanno fatto bene i loro conti: «Ormai facciamo davvero fatica a batterla. È diventata sempre più forte e precisa».
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Come funziona il biliardino
Questa versione moderna del calcio balilla è stata realizzata, apparentemente, in maniera molto semplice: una camera disposta in una posizione sopraelevata per seguire la palla e un sistema per “motorizzare” i vari calciatori. La parte più complicata è stata lo sviluppo del software che gli studenti hanno realizzato, cercando di imitare al meglio le mosse dei migliori giocatori e creando un algoritmo specifico.
In questo modo il computer calcola come colpire la palla e dove indirizzarla. In maniera rapida e prevedendo le azioni dei suoi avversari.
Perché costruire un biliardino intelligente?
La risposta è molto semplice: «Non abbiamo bisogno di questo oggetto in sé. Ma può rappresentare un esempio di un problema più grande, mostrandoci i traguardi che un’intelligenza artificiale di questo tipo può raggiungere attraverso l’esercizio e l’esperienza». D.J Lee, professore associato alla Brigham University spiega che «Attraverso questo progetto, i ragazzi imparano come sia possibile che una macchina possa realizzare i compiti che l’uomo le assegna». Acquisire delle conoscenze giocando. Il modo migliore no?