The Ground Fridge è il frigorifero naturale da interrare in giardino. Grazie ad un sistema di ventilazione domotico, controllabile da una app per smartphone, può conservare gli alimenti, mantenendo una temperatura di 10–12° per tutto l’anno.
Ogni anno nel mondo la metà del cibo prodotto – circa due miliardi di tonnellate – finisce nella spazzatura. Tra le cause più rilevanti di questo spreco di massa, ci sono le cattive abitudini di milioni di persone, che non conservano gli alimenti in modo adeguato.
Per poter mantenere i nostri prodotti in buono stato a lungo e, allo stesso tempo, promuovere il risparmio energetico e la cura dell’ambiente, meglio fare come facevano i nostri nonni. L’idea arriva dall’Olanda e consiste proprio nel conservare i prodotti nel sottosuolo, grazie ad un innovativa sfera frigorifero naturale da interrare in giardino: The Ground Fridge.
Tecniche antiche e tecnologie moderne
Disegnato dal progettista olandese Floris Schoonderbeek per l’azienda Weltevree, Ground Fridge è un frigo sotterraneo che consente di mantenere gli alimenti sicuri e in buono stato grazie all’isolamento sotterraneo naturale. Una capsula di 228 centimetri di diametro che, una volta sepolta sottoterra, permette dunque a frutta e verdura di mantenersi a energia zero. È lo stesso Schoonderbeek a spiegarne il funzionamento in questo video di presentazione.
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«Il Ground Fridge è una combinazione di tecniche antiche e collaudate, all’interno di un’applicazione moderna», sottolinea il suo ideatore. Come la cantina delle case di campagna, questa sfera da interrare ci offre uno spazio climatizzato naturalmente, regalandoci anche un cospicuo risparmio. Un frigorifero infatti, consuma mediamente 240 kWh all’anno, energia che potremmo risparmiare se imparassimo a conservare meglio gli alimenti.
Nasce la cantina 2.0
Solo nei Paesi industrializzati – secondo stime FAO – vengono buttate 222 milioni di tonnellate di cibo ogni anno. Una quantità che sarebbe sufficiente a sfamare l’intera popolazione dell’Africa Sub Sahariana. Lo spreco di cibo è anche un problema economico. Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna, ha calcolato una perdita di 2060 miliardi di euro a livello globale. Nel nostro paese invece, lo spreco domestico ci costa oltre 8 miliardi di euro, pari allo 0,5% del nostro Pil.
Conservare il cibo senza far ricorso all’elettricità può rappresentare un grande vantaggio, anche se ha il suo costo in termini di spazio.
Per installare Ground Fridge infatti, è necessario avere un giardino spazioso in cui poterlo interrare, in modo da lasciare scoperta soltanto la porta d’ingresso alla cella frigorifera sotterranea.
«Le case moderne spesso sono costruite senza un piano interrato mentre un sacco di persone oggi sentono il bisogno di avere una cantina», spiega Schoonderbeek. «Chi sceglie di mangiare cibo a km0, chi coltiva i propri alimenti, o ancora, chi compra grandi scorte da contadini locali».
Come una moderna cantina 2.0, una volta interrata questa sfera bioclimatica è capace di mantenere una temperatura costante.
Anche se quest’ultima dipende anche dalle condizioni del terreno infatti, grazie alle capacità isolante del suolo e all’effetto di raffreddamento dell’acqua, Ground Fridge manterrà al suo interno una temperatura tra i 10 e i 12 gradi per tutto l’anno. Un sistema di ventilazione domotico controllabile con la app dedicata poi, permette di aumentare le prestazioni ed eliminare gli odori.
Un frigorifero che strizza l’occhio all’ambiente
«The Ground Fridge fornisce una soluzione per i bisogni attuali delle persone e della società in tempo di crisi, con il proliferare degli orti urbani, e allo stesso tempo stimola comportamenti sostenibili».
Pensato per soddisfare le esigenze di chiunque scelga di vivere in “modo moderno e autosufficiente”, come ama ripetere il suo ideatore, Ground Fridge riesce a contenere fino a 500 kg di cibo ed è adatto a chi possiede orti grandi fino a 250 mq.
In collaborazione con diversi partner, come l’Università di Wageningen, il Ground Fridge ha completato il suo sviluppo e le fasi di test. «Attualmente sono disponibili un modello low-tech e uno high-tech», conclude Schoonderbeek.
La differenza è nelle proprietà della porta. «Il modello High è dotato di pannelli solari, luci al led e un sistema di circolazione dell’aria integrato nella porta. Inoltre la porta stessa è realizzata in materiali riflettenti, capaci di respingere il calore».