Studiomapp: grazie ad un algoritmo che analizza immagini satellitari con AI, è entrata nella top five di un concorso internazionale del Dipartimento della Difesa degli Usa. Obiettivo individuare nuove soluzioni per la sicurezza nazionale, con un’attenzione specifica alla gestione dei disastri utilizzando l’intelligenza artificiale
La startup ravennate Studiomapp si è aggiudicata il quarto posto nel concorso internazionale “DIUx xView 2018 Detection Challenge”, organizzato dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti in collaborazione con la National Geospatial Intelligence Agency. L’obiettivo è di trovare nuove soluzioni per la sicurezza nazionale con un’attenzione specifica alla gestione delle alluvioni usando l’intelligenza artificiale.
La sfida è stata lanciata dalla Defence Innovation Unit (DIU), l’organizzazione statunitense che ha l’obiettivo di mettere in contatto il Dipartimento di Difesa con aziende tecnologiche innovative e startup per risolvere problemi di sicurezza nazionale.
Studiomapp
Studiomapp è una startup fondata a fine 2015 con sedi a Ravenna e Roma, la cui missione è promuovere nuove tecnologie per migliorare la sicurezza della vita delle persone.
Utilizzando Intelligenza Artificiale applicata al Geo-calcolo e ai dati geospaziali, la startup romagnola realizza soluzioni innovative per Smart Cities, Mobilità, Trasporto e Logistica, Turismo e Beni culturali, Real Estate, Agricoltura, Territorio e Gestione delle risorse naturali, Salute e Sociale. Siamo specializzati in Sistemi informativi territoriali, Analisi di dati satellitari, Open data, Software Analysis and Development.
I disastri naturali
In occasioni di disastri, come l’uragano Irma nel 2017 che ha lasciato una scia di distruzione ed allagamenti dalle Bahamas alla Florida, gli analisti della National Geospatial-Intelligence Agency (NGA) hanno avuto il compito per diverse settimane di analizzare centinaia di immagini satellitari ad altissima risoluzione. Dagli edifici danneggiati alle strade non più percorribili a ponti sommersi d’acqua, le immagini dall’alto hanno fornito informazioni essenziali per i soccorritori e per gli interventi di ripristino.
L’abbondanza di dati derivanti dai sistemi satellitari a sempre maggior risoluzione spaziale e temporale e l’aumento su scala globale delle applicazioni basate dalle immagini di questo tipo ha dato lo slancio per creare modelli ed algoritmi più sofisticati e robusti per l’identificazione di oggetti dall’alto. L’applicazione di algoritmi di visione artificiale ad immagini satellitari ha il potenziale di rilevare disastri naturali emergenti, migliorarne la risposta e quantificarne gli impatti diretti ed indiretti, in sostanza salvare molte vite.
“Quando siamo venuti a conoscenza della sfida lanciata dal Pentagono, abbiamo subito deciso di metterci in gioco. Siamo specializzati in Location Intelligence, e le immagini satellitari sono una delle fonti dati principali che usiamo per reperire informazioni sul territorio e l’ambiente su scala mondiale. Dare un contributo per migliorare le risposte nei casi di disastri naturali, come terremoti e alluvioni, è stato davvero stimolante”. Racconta Angela Corbari, cofondatrice e direttore operativo di Studiomapp.
“Sono stati raggiunti risultati incredibili con l’Intelligenza Artificiale applicata alla visione artificiale negli ultimi anni, ma l’analisi di immagini satellitari presenta complessità specifiche ancora non del tutto risolte e le soluzioni che funzionano bene in altri ambiti non riescono ad ottenere risultati altrettanto buoni. Abbiamo sviluppato un insieme di modelli avanzati di reti neurali che collaborando sono capaci di ottenere risultati generali molto promettenti. Questo premio aggiunge un altro importante riconoscimento globale al nostro know-how nel settore geo-intelligence, già confermato da diversi partner e clienti”. Aggiunge Leonardo Alberto Dal Zovo, cofondatore e direttore tecnico di Studiomapp
Studiomapp è supportata da realtà pubbliche e private, fra cui l’Agenzia Spaziale Europea, l’Agenzia Spaziale Italiana, Lazio Innova, Climate-KIC, ASTER, il programma europeo Copernicus, CNA e il Comune di Ravenna, mentre per la parte tecnologica si avvale del supporto di Fiware, Microsoft e NVIDIA per l’uso dell’Intelligenza Artificiale con le GPU.
Il concorso del Pentagono
Gli organizzatori hanno rilasciato un dataset di immagini satellitari, chiamato xView, che copre più di 1400 km quadrati di territorio da tutto il mondo. Le immagini hanno risoluzione a terra di 30cm e provengono dai satelliti di DigitalGlobe un’azienda americana specializzata nella creazione e distribuzioni di immagini e contenuti geospaziali.
I partecipanti hanno dovuto applicare tecniche di computer vision e algoritmi di apprendimento automatico alle immagini aeree per dare una risposta efficace a un disastro naturale, attraverso un processo di identificazione degli oggetti. Le 60 categorie di oggetti da identificare, come edifici danneggiati, parcheggi, mezzi di soccorso, tende e navi, sono stati definiti con esperti tecnici di disastri e pubblica sicurezza.
Il concorso è stato annunciato a Febbraio, lanciato a Marzo e chiuso ufficialmente in Agosto con un montepremi complessivo di 150mila dollari. Le migliori cinque soluzioni hanno ricevuto un premio in denaro e potranno, a discrezione del Governo statunitense, firmare un accordo con il Dipartimento di Difesa per continuare lo sviluppo della soluzione proposta.