Robotica, scienze computazionali, nanomateriali e LifeTech le discipline di studio dell’Istituto di eccellenza. 18 le startup di successo lanciate
Robotica, scienze computazionali, nanomateriali e LifeTech di eccellenza sono le discipline su cui, ogni giorno, nell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova guidato da Roberto Cingolani si confrontano talenti della Scienza, della Ricerca e dell’Ingegneria.
Robot sempre più avanzati, dotati di IA, saranno di aiuto nella vita di tutti i giorni, dato che l’invecchiamento della popolazione mondiale e i cambi demografici richiederanno nuovi approcci a tutti gli aspetti della nostra esistenza.
Nuovi materiali e nanotecnologie, sviluppati in un ambiente multidisciplinare, miglioreranno la qualità della nostra vita e dell’ambiente circostante: dalla riduzione dei consumo di energia, al recupero delle materie prime; dal trattamento dei rifiuti alla tossicità.
Il comparto di LifeTech studia strumenti ottici, computazionali, optogenetici e molecolari allo scopo di monitorare e manipolare i circuiti cerebrali su molteplici livelli, oltre a indagare i processi fondamentali dell’attività cerebrale per comprendere i meccanismi delle funzioni superiori del cervello.
Di algoritmi computazionali, basati su macchine con grandi capacità di calcolo, si occupano i giovani che lavorano nel campo delle Scienze Computazionali. Simulazioni di sistemi fisici, ripetute più e più volte, data mining di vaste raccolte di dati vengono analizzati allo scopo di identificare percorsi inaspettati che impattano su molti campi: da quello scientifico al farmacologico al tecnologico. Il fine? Quello di progettare nuovi sistemi intelligenti in grado di interagire in situazioni reali, risolvere problematiche industriali, intervenire in ambito sanitario e in svariati contesti della società.
“Il laboratorio di Genova guidato da Cingolani ha aperto le porte nel 2007 e ad oggi conta con uno staff multietnico proveniente da più di 60 paesi differenti, per un età media di 35 anni – spiega il direttore scientifico Roberto Cingolani – Siamo stati impegnati in oltre 300 progetti competitivi, abbiamo chiuso più di 500 progetti commerciali con aziende e sono ben 30 i prestigiosi finanziamenti dell’ERC (European Research Council) ottenuti dall’Istituto. Il campo computazionale è in continua evoluzione, abbiamo lanciato 18 startup che stanno andando alla grande, e abbiamo creato 120 posti di lavoro”.
Roberto Cingolani e il robot quadrupede, genomica, riabilitazione assistita
Con una delegazione di AXA Italia, compagnia assicurativa guidata da Patrick Cohen che sta investendo in innovazione e tecnologia per reinventare il rapporto tra cliente e assicurazioni, siamo entrati a scoprire di più su questo affascinante mondo del futuro, che ha destato non poche sorprese. Tra le chicche: il robot quadrupede idraulico HyQ, resistente a perturbazioni esterne e cambiamenti ambientali, in grado di salire le scale, arrampicarsi lungo fessure/canali, correre unidirezionalmente in terreni accidentati e saltare. “In continuo sviluppo è la genomica, molto importante per sapere cosa ci aspetta dal futuro, studiata con l’approccio probabilistico dei big data”, rivela il direttore Cingolani.
Esoscheletri in velcro, protesi tecnologicamente molto avanzate e robot utilizzati a scopo terapeutico compongono il reparto di studio sulla riabilitazione cognitivo-neurale con robotica assistita. “Di aiuto, non in sostituzione al fisioterapista, questi robot sono già stati adottati in diverse strutture d’Italia, come Fondazione Don Gnocchi. Tramite analisi big data, il paziente può essere monitorato sulla traiettoria in maniera estremamente precisa e dettagliata. Cosa che ad occhio nudo non sarebbe possibile. Stiamo facendo molto in questo campo, anche se il problema principale resta la copertura sanitaria garantita dal servizio nazionale, ancora troppo bassa”.
Sono ben 18 le startup che dall’IIT genovese hanno intrapreso percorsi di successo. Il direttore Cingolani ce le ha raccontate in una video-intervista.
Tutte le startup dell’IIT
Numerosi e variegati sono i campi dai quali hanno preso forma startup, spin-off e progetti di spin-off nell’Istituto Italiano di Tecnologia guidati da Roberto Cingolani, tra questi: salute e farmacologia, nuovi materiali, energia, robotica e sensori vestibili.
BeDimensional è la startup che ha ricevuto l’investimento da 20 milioni di euro e si dedica allo sviluppo di nuovi materiali per l’industria manifatturiera tramite l’introduzione di cristalli bidimensionali di nuova concezione, tra cui il grafene.
Movendo Technology ha sollevato 10 milioni di euro al primo round di investimento. Una medical company nata con l’obiettivo di sviluppare dispositivi medici che utilizzano tecnologie riabilitative all’avanguardia, efficaci e di semplice utilizzo e interazione. Il primo prodotto commercializzato è la piattaforma robotica Hunova, destinata alla riabilitazione e alla valutazione funzionale di arti inferiori e tronco.
Circle Garage è una startup che propone soluzioni mirate al mercato del gaming, dello sport, della riabilitazione motoria e della domotica. Sfruttando la possibilità di amplificare l’interazione tra uomo e macchina, il sistema può essere indossato dall’utente e programmato per lo scambio di dati di vario tipo mentre la persona svolge la sua normale attività. Il sistema, per esempio, è in grado di rilevare la posizione e il comportamento, trasmettere dei segnali acustici, tattili, termici,ecc., al fine di comandare altri sistemi, correggere o guidare chi lo indossa, scambiare le informazioni con terzi.
Altra startup nata nell’IIT è HiQ Nano: finalizzata alla produzione e commercializzazione di nanoparticelle dalle caratteristiche uniche per applicazioni medicali, diagnostiche e scientifiche. Sfruttando l’esperienza dei laboratori dell’Istituto, si colloca tra i produttori di più elevata qualità sul mercato ed è in grado di produrre componenti per reagenti, anche funzionalizzati, con caratteristiche controllate e verificate.
Morecognition è una startup che ha sviluppato il sistema di Motion Recognition REMO per migliorare il processo riabilitativo, rendendolo più semplice e conveniente, grazie a sensori e servizi a supporto dell’attività del medico, del fisioterapista e del terapista occupazionale. Il sistema si compone di un dispositivo indossabile, che permette di interpretare l’attività muscolare, e di un’applicazione mobile. Nasce per la riabilitazione, ma si presta anche ad altri scenari, come quello sportivo e il settore industriale, dove interagisce con macchinari e robot.
OptogeniX è una startup che si propone di introdurre sul mercato una nuova generazione di dispositivi miniaturizzati per optogenetica in vivo, in grado di stimolare e/o inibire l’attività cerebrale in specifiche aree del cervello in maniera selettiva e dinamica. Il progetto, nato da un brevetto IIT, è stato sviluppato in collaborazione con l’Università di Harvard.
Altra startup è QBRobotics: nata con l’obiettivo di produrre e commercializzare componenti robotiche basate su un approccio “human compliant”. Grazie ai costi contenuti di queste soluzioni, la startup, che ha preso vita dalla collaborazione tra i team di robotica di IIT e di Pisa, prevede di rendere accessibili le più moderne logiche della robotica ad un mercato molto ampio.
Advanced Microturbines srl sfrutta un brevetto IIT per sviluppare e produrre microturbine per la generazione di energia elettrica, sfruttando flussi fluidi in condotte di acqua, petrolio, gas. Vincitore di numerosi premi per start-up innovative, il sistema è oggi nella fase di test sul campo, dopo aver ottenuto la certificazione per operare su reti di distribuzione del gas.
NeoKera Pharmaceuticals è una società costituita negli USA per lo sviluppo di alcuni farmaci brevettati da IIT in collaborazione con l’università della California, Irvine.
SmartMicroOptics è la società nata dal dipartimento IIT di Neuroscienze che intende portare il micro-mondo alla portata di tutti mediante lo sviluppo di una gamma di prodotti innovativi nel campo della microscopia, dell’elettronica di consumo e della micro ottica.
Biki Technologies è un progetto orientato alla creazione di una società di servizi nel settore della ricerca farmacologica basata su tecniche di chimica computazionale per la selezione di molecole con le più alte probabilità di successo. Questo software riesce ad abbattere i costi e i tempi per ottenere farmaci più efficienti e sicuri.
Kyme NanoImaging propone innovative formulazioni per ridurre gli effetti tossici e la bassa efficacia dei mezzi di contrasto ad uso clinico, combinandoli con i biomateriali per mezzo di nanotecnologie brevettate.
Piezoskin ha ideato un sistema per la produzione di energia elettrica dal movimento di flussi di aria o acqua. Composto da un tappeto flessibile di micro foglioline adattabile ad ogni tipo di superficie, il sistema sfrutta una tecnica che lo rende unico ed efficace anche con venti o correnti molto deboli, oltreché scalabile per applicazioni su larga area.
Semplus sviluppa un sistema di sensori di tipo “touch” di nuova generazione: flessibili e dotati della possibilità di una terza dimensione data dall’intensità della pressione. Incorporata negli USA, Semplus sfrutta un brevetto IIT per rendere le superfici dei device, ma anche di oggetti di uso comune come mobili e scaffali, capaci di registrare e trasferire informazioni.
Le spin-off dell’IIT
Polipo è uno spin-off finalizzato allo sviluppo di materie plastiche biodegradabili a partire da prodotti naturali attraverso un processo di sintesi chimica non fermentativo. Questo metodo di produzione permette di ottenere diversi vantaggi tra i quali: flessibilità di sintesi, migliore controllo sulle proprietà del polimero, maggiore integrazione del processo.
Politronica InkjetPrinting è uno spin-off che opera nel campo della manifattura digitale e delle applicazioni di stampa 3D e punta a produrre materiali speciali che operino in modo ecologicamente responsabile.
Infine, c’è Ribes Tech: spin-off che realizzerà soluzioni innovative per la produzione di energia basate su sistemi fotovoltaici di ultima generazione.