Dal premio, prima assegnato, poi ritirato e di nuovo concesso, è partito un profondo dibattito intorno ai pregiudizi di genere e alla sessualità nel mondo della tecnologia. Il dispositivo di Lora Haddock è ora disponibile a 290 dollari
Lo scorso anno un sex toy fece molto discutere, scatenando una polemica lunga mesi intorno alla quale si concentrò anche una certa (sacrosanta) quota di rivendicazioni concentrate intorno ai pregiudizi di genere. Un sex toy, battezzato Osé, venne prima premiato con uno dei tanti Ces Innovation Award, i riconoscimenti che vengono assegnati durante la grande fiera della tecnologia di Las Vegas, poi fu ritirato e infine riassegnato, chiudendo la querelle a primavera inoltrata.
Pronto al preordine
Intorno alla creatrice Lora Haddock e al prodotto si è così concentrata per molto tempo una lunga polemica sulle storture relative ai temi della sessualità nell’industria della tecnologia e sulle sue profonde contraddizioni. Discussione che ha perfino condotto ad approvare in via ufficiale i sex toy alla pachidermica rassegna di quest’anno. Ora, a quasi un anno da quella storia, Osé è pronto per essere preordinato da chi fosse interessato a portarselo a casa.
Il concept
Si tratta di un massaggiatore in grado di offrire un “orgasmo misto” che stimola il soggetto sia dall’interno che dall’esterno del corpo. Insomma, una soluzione innovativa che, appunto, gli valse un importante riconoscimento. In gran parte si lega a una serie di ricerche sul piacere femminile più che su nozioni note ma troppo meccaniche sul funzionamento dell’organismo. Il percorso di progettazione ha portato l’inventrice a concludere che sul mercato non ci fossero dispositivi in grado di garantire questo tipo di effetto, per cui ha deciso di collaborare con un esperto di robotica, John Parmigiani della Oregon State University. E il risultato è stato appunto Osé di cui ha esposto il prototipo allo scorso Ces assicurandosi il premio nella categoria Robotica e droni.
La polemica degli scorsi mesi su Osé
La questione divenne piuttosto controversa perché controversa è stata negli anni la condotta del Ces sul tema. Addirittura, ricorda Engadget, fra il 1998 e il 2011 la fiera si è tenuta in concomitanza con l’Adult Entertainment Expo e sfoggiava addirittura una sezione per “adulti”. Poi, negli ultimi anni, la ferma presa di distanza. Salvo eccezioni (per esempio con la realtà virtuale pornografica di Naughty America) e, come in questo caso, scivoloni che portarono il sex toy a essere definito come “immorale, osceno, indecente e profano, non in linea con l’immagine della Cta”, l’ente che organizza lo show. Una violenza inaudita.
Poi la lettera aperta della creatrice, la scintilla che ha fatto esplodere il caso e il lungo dibattito a cui si faceva riferimento prima. E frutto del quale è stato anche il via libera al sextech alla prossima edizione a patto che si tratti di gadget “innovativi” o che includano “soluzioni inedite o emergenti”. Non solo: ci sarà anche uno spazio, realizzato in collaborazione con Female Quotient, dedicato all’“uguaglianza di genere”. Ultima mossa, cercare di limitare l’ignobile spettacolo delle hostess seminude fra gli stand o nei contenuti trasmessi dai dispositivi.
Quanto costa e quando arriva
“Abbiamo un prodotto riprogettato, testato in base a una serie di feedback dagli utenti” ha spiegato Haddock di Osé. I preordini sono già aperti per gli iscritti alla mailing list del brand Lora DiCarlo. Per gli altri si comincerà il 2 dicembre. Il sex toy costa 290 dollari e arriverà in 4.6 settimane.