Dopo la Vespa il gruppo di Pontedera lancia la versione green del suo iconico modello, con la batteria che si sostituisce in pochi passi: si parte dall’India
Sfiziosa è sfiziosa, non c’è che dire. Piaggio lancia, per ora solo sul mercato indiano e sulle sue folli strade, l’Ape elettrica. Anzi, Apé, visto che in India il nome è accentato. Dopo la Vespa, dunque, anche un altro modello iconico della casa di Pontedera mette un piede nel futuro sostenibile. Ribattezzata Ape E-City, la tre ruote che ha oltre settant’anni di vita e ha visto infiniti usi e rivisitazioni, dall’agricoltura all’artigianato, dal commercio allo street food passando per il fascino esercitato perfino sugli adolescenti (Valentino Rossi vi dice qualcosa?) vedrà dunque una nuova esistenza green. Il design e le linee rimangono quelle tradizionali, essenziali e pulite, che hanno trainato il dopoguerra italiano – il modello è prodotto dal 1948 – e non solo.
Ape venne presentata come concept al grande pubblico il 23 novembre 1946 al Salone internazionale del ciclo e motociclo di Milano, per debuttare come anteprima commerciale alla fine del 1947 ed essere lanciata ufficialmente proprio l’anno dopo. Da subito, divenne sinonimo di versatilità e industriosità.
Essenziali nei mercati emergenti
In Italia ormai se ne vedono poche, anche se non è poi così complesso avvistarle specialmente nelle località di campagna. Tuttavia all’estero, specialmente in molti paesi emergenti, l’Ape e simili imitazioni sono ancora veicoli essenziali a mobilità e commerci quotidiani: dai chioschi ambulanti o il trasporto, nella versione Cargo, ai taxi o tuk tuk (la deliziosa versione Calessino) ce n’è per tutti i gusti. Proprio in quei mercati, a partire appunto dall’India, Piaggio intende proporre l’elettrica con un prezzo allineato con quello della versione a gas naturale, a partire dai 3mila euro.
Il programma indiano per veicoli elettrici e ibridi
Il gruppo va dunque a rafforzare una quota di mercato che vedrà un tasso di rinnovamento a ritmo sostenuto grazie a una serie di programmi governativi come quello battezzato “F.a.m.e.” (Faster adoption and manufacturing of hybrid and electric vehicles) e destinato appunto all’acquisto di mezzi elettrici e ibridi, specie a due e tre ruote, con un’imposizione fiscale ridotta. In particolare, con un’equivalente dell’Iva locale tagliato dal 12 al 5% del prezzo.
Il piatto è ricco: il mercato dei veicoli elettrici nel più popoloso paese del mondo vale circa 71 milioni di dollari ma si stima possa superare i 700 milioni di dollari nel 2025 (dati P&S Intelligence P.L. riportati da Piaggio). Il punto forte del nuovo modello full electric – che verrà costruito nello stabilimento di Baramati, nello stato del Maharashtra – è la batteria: si può togliere e sostituire in pochi minuti con un’altra pronta e carica in una stazione di servizio automatizzata, così da non avere troppi problemi di autonomia.
La leadership Piaggio in India
Allo scorso settembre il gruppo Piaggio aveva venduto in India 142.500 veicoli commerciali, con un fatturato in crescita del 5,6%. La consociata Pvpl, guidata dal ceo Diego Graffi, controlla una quota del 23,8% del mercato indiano dei 3 ruote ed è leader nel segmento del trasporto merci (cargo) con una quota di mercato del 42,9%.