Cloud, intelligenza artificiale e blockchain per agevolare la relazione di dipendenti e collaboratori con la propria impresa. Disponibile in tre lingue, conta su clienti in Italia, Spagna e Sud America
Dati e intelligenza artificiale per facilitare la gestione di dipendenti e collaboratori. Questa la missione di Fluida, piattaforma cloud di Employee Relationship Management, che aiuta le aziende a ridisegnare l’analisi delle prestazioni dell’intera forza lavoro, in sede e da remoto, adattandosi alle esigenze di tutte le parti in causa. Incubata nell’I3P del Politecnico di Torino, la giovane startup avviata da Andrea Burocco e Hernán Solima – due imprenditori piemontesi accomunati dall’aver fondato, cresciuto e venduto le rispettive aziende (si tratta, nell’ordine, di Sevenlike e Kestile, con la prima acquisita dal gruppo Triboo) – ha chiuso un pre-seed round di 400.000 mila euro. L’investimento è stato sottoscritto da un pool di imprenditori, manager e business angel attivi nei settori IT, healthcare, finance, PA e retail. Una varietà di interessi non casuale, perché Fluida garantisce vantaggi a tutte le imprese, in particolare a chi sta coltivando la cultura dello smart working.
Come funziona
Sviluppata con un approccio mobile first per agevolare chi opera in mobilità o comunque lontano dall’ufficio, Fluida consente di automatizzare la raccolta dati sui lavoratori con l’analisi tramite algoritmi che permettono di ottenere consigli pratici per migliorare la quotidianità all’interno dell’azienda, ad esempio ottimizzando il tempo e le risorse da dedicare a mansioni strategiche. “Uno dei nostri vantaggi è l’interfaccia, concepita per semplificare l’inserimento di dati da parte del lavoratore e per l’uso da mobile, a differenza dai tradizionali gestionali nati per l’uso da desktop e con procedure complesse facilmente soggette a errori. Una scelta, la nostra, che consente a dipendenti e collaboratori di relazionarsi con la propria azienda in modo facile, come quando si prenota un viaggio online”, ci spiega Burocco, Ceo di Fluida.
Altro elemento chiave è l’intelligenza artificiale: “Il suo uso consente di automatizzare operazioni meccaniche sul tracciamento di presenze e attività da remoto, riducendo tempi e costi della burocrazia interna aziendale”. Il sistema, quindi, è “ideale per lavoratore e azienda, perché si basa sui dati (trattati in conformità al GDPR) e incentiva la meritocrazia, riducendo il tasso di turnover”.
Blockchain e comandi vocali
L’investimento ottenuto permetterà a Fluida di introdurre la certificazione dei dati su blockchain e l’interazione tramite assistente vocale. Disponibile in inglese, italiano, spagnolo, la piattaforma offre la possibilità di conoscere in tempo reale entrate, uscite, attività da remoto, mensa, trasferte, spese, turni, orari e ferie di dipendenti e freelance. Ma questo è solo l’inizio poiché non ci sono limiti all’integrazione di nuovi servizi: “Non abbiamo una roadmap blindata perché preferiamo ascoltare i feedback dei nostri clienti e nei prossimi mesi arriveranno nuove funzionalità, a cominciare dalla timbratura digitale e dalla relazione tra l’azienda e i collaboratori esterni, che vogliamo semplificare, poiché questi ultimi sono sempre più numerosi all’interno dei team di lavoro”, precisa Burocco.
Il mercato HR cresce
Digitalizzando le operazioni per incrementare la produttività dei lavoratori, e quindi, di conseguenza delle aziende, Fluida ha ricevuto ottimi riscontri con più di settanta imprese che si sono iscritte alla piattaforma per testare il servizio, con particolare rifermento alle società di servizi digital e marketing predisposte a soluzioni innovative, e società retail con la necessità di gestire personale distribuito. Un roseo futuro per Fluida sembra assicurato dalla crescita del mercato delle risorse umane, che su scala globale nel comparto tecnologico vale per Deloitte 400 miliardi di dollari, mentre gli investimenti degli ultimi anni hanno superato i 6,5 miliardi di dollari (fonte CB Insights). La migliore certificazione dell’essenza di un gestionale efficace in grado di monitorare tutti i collaboratori aziendali è, però, l’impennata degli smart worker, che oggi in Italia sono circa 480.000 (nel 2007 erano 305.000) e che entro i prossimi due anni negli Stati Uniti rappresenteranno il 43% della forza lavoro.