Su Paladin si può richiedere il noleggio di elettrodomestici, prodotti hi-tech e di smart mobility prima di decidere se comperarli scontati del 15%
Acquistare un prodotto non proprio economico senza averlo provato prima è un rischio che in cui molti non desiderano incorrere. Per questo Paladin, startup attiva nel noleggio oggetti dal 2017, offre l’opportunità di testare a casa propria più di 2.000 prodotti, per un massimo di dieci giorni, e decidere, successivamente, se acquistarli o meno.
Con la formula del “Try & Buy“, l’impresa innovativa nata dal CEO Nicola Fusco ha attirato l’attenzione di grandi marchi quali Polaroid, JBL, SONY, Garmin, Rowenta, Kenwood e altri.
In cambio, il team di Paladin offre alle aziende un nuovo canale di marketing e raccoglie e trasmette a queste ultime informazioni sugli utenti e sulle loro preferenze.
A fine mese, la startup chiuderà la propria raccolta fondi su CrowdFundMe con l’obiettivo di raggiungere 130.000 euro.
Dal noleggio tra privati ai grandi brand
“Siamo nati come piattaforma di noleggio oggetti tra privati – racconta il CEO a StartupItalia – Poi ci siamo resi conto che i brand erano alla ricerca di canali alternativi per promuovere e vendere i propri prodotti. Da qui è nata l’idea di sfruttare il noleggio e agganciare a esso le nostre competenze di marketing”.
Paladin è l’unico incaricato della logistica sulla vendita e il noleggio dei prodotti, oltre ad occuparsi di collezionare e fornire alle aziende dati sugli utenti e sulle preferenze di questi.
“In media, i nostri acquirenti hanno tra i 18 e i 45 anni e noleggiano, principalmente, prodotti hi-tech come droni, visori, action camera; oggetti di smart mobility: principalmente skate e monopattini elettrici; elettrodomestici come il vaporetto e gli estrattori di succo per frutta e verdura”, afferma Nicola Fusco.
L’idea è piaciuta a molte aziende, tra cui spiccano brand come Polaroid, JBL, SONY, Garmin, Rowenta, Kenwood, i quali, in cambio dei dati sugli utenti mettono a disposizione i propri prodotti per il noleggio e la vendita sulla piattaforma.
Come funzionano noleggio e acquisto
Su Paladin si può prenotare il noleggio di un prodotto, in tutta Italia, per un massimo di dieci giorni, a un costo giornaliero pari a circa il 5% del prezzo di listino (su un prodotto da 600 euro circa, il noleggio si aggira sui 35 euro per dieci giorni).
“In questo modo lanciamo un nuovo tipo di marketing aziendale. Non proponiamo l’acquisto di una consolle di gioco o di un robot da cucina, ma offriamo la possibilità di riceverlo a casa gratuitamente e provarlo pagando una frazione del suo prezzo – spiega Fusco – Al termine del noleggio, l’utente potrà decidere se acquistarlo, scontato del 15%, oppure se non procedere con l’ordine. Qualora la sua intenzione sia quella di comperarlo, dopo aver ritirato a nostre spese il prodotto noleggiato, ne faremo recapitare all’acquirente uno nuovo. Se, invece, il cliente non desiderasse riceverlo, Paladin gli invierà un breve questionario per comprenderne le motivazioni, le quali saranno recapitate all’azienda in questione al fine di migliorare l’offerta.
Si tratta di un’ulteriore operazione di marketing vitale per i brand“.
Spedizione e ritiro sono, quindi, a costo zero per il cliente, il quale può anche noleggiare più volte lo stesso prodotto. Nessuna paura se all’oggetto dovesse capitare qualche incidente perché tutti i noleggi sono assicurati. Il pagamento avviene online con qualsiasi tipo di carta di credito, previa verifica dell’utente con documento di identità.
“In media, riceviamo tra le 2.000 e le 3.000 visite al mese da tutta la Nazione, con picchi di utenti su Roma e Milano – riferisce il CEO di Paladin – L’utente può anche decidere quando e dove ricevere l’oggetto“.
Frontiere future
“Investiremo il ricavato di questa seconda campagna di raccolta fondi su CrowdFundMe per potenziare la nostra infrastruttura ed espanderci su nuovi mercati – rivela il CEO – Al momento, i nostri obiettivi sono Spagna e Olanda, per similitudini di mercato con quello italiano e attenzione all’innovazione”.
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“La nostra ambizione, comunque, resta quella di spingerci oltre queste frontiere e specializzarci, sempre di più, nella raccolta dati per le società associando la sfera ludica a quella del marketing”, conclude Nicola Fusco.
Per il momento la startup ha concluso accordi con 60 brand, ma punta ai 200 entro la fine dell’anno.