La pmi innovativa dell’I3P mette a disposizione fino a fine marzo il servizio per realizzare una piattaforma per i ristoratori che non sanno come gestire gli ordini in modo efficace
Le misure di contenimento dell’epidemia da coronavirus hanno messo in ginocchio il mondo della ristorazione. Fra chiusure totali, anticipate e incertezza sull’evoluzione della situazione bar, caffè e ristoranti stanno vivendo mesi devastanti per la tenuta dei conti e molti hanno definitivamente abbassato la saracinesca o almeno hanno deciso una sospensione temporanea dell’attività, in attesa di un abbassamento della curva dei contagi. Molti, però, hanno dovuto rapidamente riconvertirsi al take away, cioè all’asporto con ritiro del cliente, e alla consegna a domicilio. Modalità non semplici da gestire, specie se si vuole procedere in autonomia, ma fondamentali per continuare, almeno un po’, a portare avanti gli affari.
Eppure in molti, nonostante siano passati diversi mesi, non sanno come muoversi. Così, con l’obiettivo di supportare i ristoratori in questa lunga e tribolata fase, la pmi innovativa Scloby, parte del Gruppo Zucchetti, ha scelto di mettere a disposizione le proprie soluzioni tecnologiche, la conoscenza e la consulenza legati appunto al mondo della ristorazione. In altre parole, Scloby consentirà fino al 31 marzo 2021 di realizzare gratuitamente un sito di e-commerce per la ricezione e la gestione degli ordini per la consegna a domicilio e per l’asporto. L’iniziativa ha un valore commerciale di 899 euro ed è rivolta a tutti i clienti Scloby, che potranno così mettere in vendita online i propri prodotti e ricevere gli ordini direttamente in cassa.
Non solo piattaforme: largo alla consulenza gratuita
Non basta: la pmi organizza periodicamente una serie di webinar per offrire consigli utili e consulenza gratuita su come organizzare al meglio l’attività, progettare il servizio di delivery evitando sprechi di materiali e riducendo i costi, come impiegare il personale in base agli aspetti normativi vigenti e in continuo cambiamento, come interagire e comunicare con i clienti e così via.
“Da sempre siamo a fianco di ristoratori e commercianti con le nostre soluzioni tecnologiche e in questo momento così difficile vogliamo metterle a disposizione al 100% oltre a offrire consulenza: siamo convinti che soltanto unendo le forze e supportando i nostri imprenditori potremo guardare avanti e mantenere vivo il tessuto sociale e produttivo del Paese, per ripartire con più forza – spiega Francesco Medda, Ceo di Scloby – durante il lockdown di marzo e aprile la piattaforma di Scloby e la funzione e-commerce hanno consentito a commercianti e ristoratori di gestire tutto il processo relativo a ordine online, consegne a domicilio e fatturazione anche a distanza. Ora questa iniziativa ci permette di affiancarli in maniera ancora più concreta, per migliorare l’organizzazione e la gestione dell’attività e far sì che possano continuare ad offrire ai loro clienti servizi di qualità”.
Cosa si può fare col sito di Scloby
Con un sito e-commerce realizzato su Scloby i clienti possono consultare i prodotti e il menu e ordinare direttamente online scegliendo sia il tipo di consegna (asporto o delivery) che la modalità di pagamento (alla consegna o in anticipo tramite il sito). Nata nel 2013 presso l’I3P, l’Incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino, Scloby ha creato una piattaforma cloud che permette a ristoranti e negozi di gestire la propria attività in maniera efficace, integrando tutti i canali di vendita (dal punto vendita all’e-commerce), e di amministrare anche da remoto operazioni quotidiane come l’emissione degli scontrini, la fatturazione, la gestione del magazzino.
“Mettiamo a disposizione questo strumento per far sì che i nostri ristoratori riescano a mantenere un costante collegamento tra le vendite e le prenotazioni online ed offline e gestire gli ordini in un unico luogo, così da avere sotto controllo l’emissione di scontrini o fatture elettroniche in modo immediato e da aggiornare automaticamente i dati di magazzino o il calendario” conclude Medda.