Saranno sempre più utili nella quotidianità, dalla classica hostess virtuale al ruolo di docenti per aree svantaggiate
Gli avatar? Sono tra noi. Passata la sbornia degli anni scorsi, quelli in cui la tecnologia è stata caricata di aspettative probabilmente eccessive dovute alla novità, si è cominciato a parlarne sempre più in contesti lavorativi. Come hostess e steward virtuali alle fiere, ad esempio, ma anche come docenti che possono insegnare in un paese lontano o formare personale nelle zone d’emergenza, dove è tropppo pericoloso recarsi; per non parlare della manutenzione in remoto. La tecnologia non potrà mai rimpiazzare la presenza reale di una persona, ma può sicuramente aiutare a compensarne la mancanza grazie a un’esperienza molto vicina.
Per dare impulso allo sviluppo di avatar sempre più verosimili, ANA Avatar XPrize ha indetto un concorso quadriennale con montepremi da 10 milioni di euro. Il contest è interamente dedicato a sviluppare le interazioni tra la robotica e l’universo delle percezioni umane. “Il vincitore – scrivono gli organizzatori – integrerà una molteplicità di tecnologie innovative volte a sviluppare un sistema di avatar fisico non autonomo, attraverso il quale un operatore potrà vedere, sentire e interagire con un ambiente remoto in maniera da avere la sensazione di essere realmente lì”.
Le iscrizioni si chiudono il 30 settembre 2019 e il percorso di avvicinamento alla premiazione, prevista nel 2022, durerà quattro anni. Tutte le informazioni per iscriversi sono disponibili sul sito di riferimento di Xprize (clicca qui).