Per una struttura di 35 metri quadri si pagano 31.900 dollari. Gli edifici sono completamente autonomi dal punto di vista energetico e sono trasportabili. Si può abitare nei boschi e sulla costa senza doversi preoccupare delle bollette dell’acqua o della luce
La stampa in 3D nelle costruzioni non è certo una novità. Ormai la gara è sul tempo che serve ad ottenere il risultato. La startup ucraina Passivdom ha realizzato un robot in grado di stampare un’abitazione in sole 8 ore. Oltre all’innovazione nella tecnica di realizzazione della struttura, Passivdom è all’avanguardia anche per la sostenibilità ambientale: ogni casa è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: energia solare pulita, rigenerazione dell’acqua, controllo della qualità dell’aria e dell’ossigeno.
Una casa di 35 metri quadri in 8 ore
Il robot è in grado di stampare i muri, il tetto e il pavimento di un edificio di circa 35 metri quadri. L’intervento umano è richiesto solo per l’installazione di finestre, porte, tubature e sistemi elettrici. Quando sono complete, le case possono essere spostate. Questo significa che non devono essere collegate alla rete idrica o a quella elettrica. Una grossa batteria provvede a immagazzinare tutta l’energia di cui la struttura ha bisogno mentre un serbatoio raccoglie l’acqua dall’umidità presente nell’aria. La casa è autonoma anche dal punto di vista della rete fognaria. La startup offre una garanzia di 40 anni sulla sua produzione.
La stampa in 3D avviene nei laboratori di Passivdom in Ucraina e in California. I materiali utilizzati sono le fibre di carbonio, il poliuretano, le resine, le fibre di basalto e le fibre di vetro. Il tempo minimo perché i bracci robotici possano realizzare la struttura è otto ore. Per i modelli più articolati servono 24 ore. Per le case grandi con molte personalizzazioni può essere necessario anche un mese.
Progetti personalizzabili
Si può acquistare una casa di Passivdom a partire dalla cifra di 31.900 dollari. È possibile ordinarla online in Ucraina e negli Stati Uniti. Entro la fine del 2017 verranno consegnate le prime costruzioni. Una volta entrati nella casa ci si trova davanti un open space con una piccola cucina e larghe vetrate che occupano tutta una parete. Il modello base è un monolocale. La stanza da letto non è quindi in uno spazio separato, ma si dorme su un divano letto. Vicino alla cucina c’è poi un piccolo bagno. Sono a disposizione anche modelli più complessi e comunque è possibile richiedere delle personalizzazioni dei progetti. Quanto all’arredamento, viene fornito solo alle versioni premium. «Dovremmo avere l’opportunità di vivere nella natura, lontani dalla civilizzazione, ma con i confort di una casa tradizionale. Questa tecnologia ci permette di vivere nei boschi, sulle montagne o sulla costa, lontano dalle persone o dalle infrastrutture», ha spiegato a Business Insider la designer Maria Sorokina.