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Un supporto a portata di smartphone che combina intelligenza artificiale e gamification. Intervista a Marco Giacosa, responsabile del progetto TeraPiù per Bayer Italia
Semplice, gratuita, personalizzata. Così si presenta TeraPiù, la nuova app per smartphone di Bayer Italia che assiste il paziente nel seguire correttamente il proprio piano terapeutico e, quindi, avere una prospettiva di salute più favorevole. Spesso, infatti, ritmi frenetici, dimenticanze, paura di effetti collaterali, possono far perdere la motivazione e ridurre l’aderenza al trattamento. Un problema importante, non solo sotto il profilo sanitario, che oggi può essere affrontato anche grazie al supporto delle tecnologie digitali, con un aiuto a portata di smartphone.
TeraPiù e l’aderenza alle terapie
“TeraPiù è un’applicazione che combina intelligenza artificiale e gamification per personalizzare i servizi e i messaggi che noi offriamo e mandiamo a ogni paziente, in modo da ottimizzare il più possibile l’aderenza terapeutica”, spiega Marco Giacosa, Digital & Innovation Manager IT della divisione Pharmaceuticals di Bayer Italia e responsabile del progetto TeraPiù. Per aderenza alle terapie, come riporta l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), si intende “il conformarsi del paziente alle raccomandazioni del medico riguardo ai tempi, alle dosi e alla frequenza nell’assunzione del farmaco per l’intero ciclo di terapia”.
Bassi livelli di aderenza terapeutica rappresentano un problema complesso e una delle grandi sfide nell’ambito della salute, soprattutto per i pazienti cronici alle prese con terapie che prevedono più farmaci, anche per differenti patologie. Nonostante la loro efficacia, si stima che circa il 50% delle persone con malattie croniche non assuma i farmaci come prescritto. Un comportamento che non solo rappresenta un fattore di rischio per il paziente, ma anche un danno per il sistema sanitario e per la società. Come evidenzia l’AIFA, infatti, “una maggiore aderenza terapeutica significa un minor rischio di ospedalizzazione, minori complicanze associate alla malattia, maggiore sicurezza ed efficacia dei trattamenti, e riduzione dei costi per le terapie”. Le motivazioni di non aderenza differiscono da paziente a paziente e per questo sarebbe necessaria una risposta personalizzata.
“TeraPiù è un’applicazione che combina intelligenza artificiale e gamification per personalizzare i servizi e i messaggi che noi offriamo e mandiamo a ogni paziente, in modo da ottimizzare il più possibile l’aderenza terapeutica”
“In uno scenario dove i pill reminder offrono una soluzione indifferenziata a pazienti che seguono cure diverse, noi vogliamo offrire servizi e consigli disegnati sulle specifiche esigenze di ciascun paziente per favorire e mantenere la loro personale motivazione a seguire in modo corretto il percorso terapeutico”, approfondisce Giacosa. “Abbiamo sviluppato un’ app perché lo smartphone è uno strumento che si usa quotidianamente ed è ormai molto diffuso anche nelle fasce di età over 70”, continua il responsabile di TeraPiù.
Il ruolo di intelligenza artificiale e gamification
TeraPiù è un progetto nato dal confronto con medici, farmacisti e pazienti, in collaborazione con un board medico scientifico di primo livello, e con le competenze di Educom e di due realtà innovative inserite nel Polihub del Politecnico di Milano: Personalive e Cherry Data. L’intelligenza artificiale assume un ruolo centrale nel progetto di Bayer Italia, a partire dalle risposte a un questionario iniziale che consente di associare il paziente a una delle personas definite secondo l’approccio elaborato da Personalive, Dynamic Personas. Come si legge sul relativo sito, “un modo di guardare in logica multidimensionale e dinamica a quello che storicamente è stato chiamato ‘target’ nelle attività di marketing e comunicazione”, “mostrando diverse sfaccettature a seconda di un insieme di variabili come luogo, tempo, motivazioni, emozioni, presenza di altri, etc., ora chiaramente misurabili e processabili anche in real time”.
Giacosa racconta che per raggiungere un’adeguata mole di dati e sviluppare TeraPiù con servizi che davvero fossero utili a mitigare il problema della mancata aderenza, sono state intervistate più di 1200 persone, ovvero più di 1000 pazienti e circa 150 tra medici, specialisti, farmacisti e caregiver. “Grazie a tutti questi dati, abbiamo definito diverse personas e, quindi, sulla base delle risposte date al questionario, TeraPiù è in grado di associare l’utente che sta utilizzando l’app con la personas più affine, configurandosi in modo tale da offrire un’esperienza su misura”, continua il manager.
“Modulando l’offerta in base alle attività e agli interessi dei pazienti, puntiamo a favorire un utilizzo costante della piattaforma e, di conseguenza, una migliore aderenza terapeutica”
L’intelligenza artificiale entra nuovamente in gioco grazie ai dati che l’utente genera nell’utilizzo dell’applicazione, fornendo un’offerta di servizi e messaggi ancora più mirata sulle sue esigenze personali. “Il concetto di personalizzazione è determinante in questo progetto”, sottolinea Giacosa. “Modulando l’offerta in base alle attività e agli interessi dei pazienti, puntiamo a favorire un utilizzo costante della piattaforma e, di conseguenza, una migliore aderenza terapeutica”. Queste attività, inoltre, danno al paziente la possibilità di ottenere dei punti che consentono di scalare una classifica mensile degli utilizzatori dell’app: “Qui entra in gioco la gamification, per incentivare il paziente a scalare questa classifica, un aspetto che non solo va a incidere a livello psicologico, ma anche sul piano fisico, perché un maggiore utilizzo dell’app dovrebbe portare a una maggiore aderenza terapeutica”.
Al lavoro per i nuovi servizi di TeraPiù
Per aiutare il paziente a gestire al meglio la propria terapia, TeraPiù ha implementato diverse funzionalità. Ad esempio, è possibile creare un diario che memorizza i farmaci prescritti in un piano semplice e sempre disponibile. Un servizio di notifiche e alert avvisa quando assumere i farmaci, anche se si è fuori casa, e ricorda quando stanno per finire o scadere. L’applicazione rende possibile la raccolta dei parametri vitali come pressione e colesterolo, e l’utilizzo del contapassi e del calcolatore di calorie per rimanere in forma. TeraPiù permette anche di memorizzare i recapiti di medici e farmacisti di riferimento, e di segnare le visite mediche mettendo a disposizione un calendario per gli appuntamenti. Per migliorare aderenza terapeutica e stile di vita, l’app promuove inoltre una serie di articoli e consigli personalizzati su alimentazione, salute, attività fisica e prevenzione, in base alle caratteristiche di ciascun paziente. L’applicazione è utilizzabile anche dai caregiver per controllare la corretta assunzione della terapia da parte del proprio caro o assistito.
“TeraPiù è scaricabile su App Store e Google Play da metà giugno, finora siamo arrivati a oltre 45.000 download e abbiamo già rilasciato diversi aggiornamenti. I feedback degli utenti ci aiutano a migliorare l’offerta di servizi e contenuti in maniera costante, ottimizzando la stessa user experience”, racconta Giacosa. “In programma, abbiamo previsto la possibilità di salvare e stampare un PDF con tutto il diario clinico e di personalizzare la suoneria e la modalità di notifica, in modo che sia il più possibile aderente alle preferenze e abitudini di ogni paziente e, al contempo, diverse da tutte quelle che si ricevono abitualmente”. Ma si lavora anche a servizi con un maggiore impatto sulla customer experience, come il contatto con il medico attraverso chat e consulto, e il delivery dei farmaci.
“Vorremmo mettere a disposizione servizi più complessi che, ad esempio, prevedono una collaborazione con altre imprese o startup che si occupano del delivery del farmaco, dalla farmacia direttamente a casa dell’utente”
“Vorremmo mettere a disposizione servizi più complessi che, ad esempio, prevedono una collaborazione con altre imprese o startup che si occupano del delivery del farmaco, dalla farmacia direttamente a casa dell’utente”, spiega Giacosa. “Idealmente, la combinazione medico-farmacista-paziente potrebbe aiutarci a creare un’experience ottimale per seguire una terapia cronica: una volta terminato un farmaco, si può richiedere al medico la nuova ricetta, che poi viene spedita al farmacista e, quindi, ricevere il farmaco a casa”. TeraPiù è un progetto messo a punto da Bayer Italia, ma “il suo carattere innovativo e gli ottimi risultati iniziali ne stanno promuovendo l’adozione anche in altri Paesi europei”, sottolinea il manager. “Si prevedono, infatti, sviluppi del progetto italiano anche in altre filiali Bayer”.