In un Paese che da oltre due anni fa i conti con la guerra provocata dall’invasione russa nel febbraio 2022, la resistenza cammina anche sulle gambe dell’innovazione. In Ucraina l’ultima storia a questo proposito riguarda la climate tech HeavyFinance, di stanza in Lituania, che ha siglato un accordo con l’azienda agricola ucraina Agsolco per trasformare 300mila ettari di campi nella zona centro occidentale del Paese (in prospettiva diventeranno 500mila) in un’area votata all’agricoltura rigenerativa, attenta all’ambiente e alla protezione del suolo.
Cosa farà HeavyFinance in Ucraina
La climate tech ha l’obiettivo di migliorare la gestione del suolo, puntando a ridurre fertilizzanti e a incentivare la rotazione delle colture. In un’ottica di agricoltura rigenerativa, questa vasta area sarà riqualificata in un momento ancora difficile per l’Ucraina. I contadini non devono soltanto fare i conti con siccità ed effetti dei cambiamenti climatici, ma anche con le conseguenze distruttive della guerra come si legge su Tech.eu.
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I terreni interessati da questa iniziativa condotta dalla startup climate tech sono stati individuati alla luce del loro potenziale di sequestro del carbonio, una volta che si passerà a un approccio di agricoltura rigenerativa. In quei campi si è prodotto finora grano, orzo e mais. La società lituana ha recentemente annunciato la chiusura di round da 50 milioni di euro (in buona parte in debito) in cui rientra l’impegno di finanziamento da 20 milioni da parte del Fondo europeo per gli investimenti con l’obiettivo di favorire la transizione degli agricoltori europei verso pratiche di agricoltura rigenerativa.