Storia di Vincenzo Colucci di Manfredonia e della sua Smart Launcher, un sistema per ordinare le applicazioni che è stato scaricato 20 milioni di volte nel mondo
– Ha dei numeri più trascurabili, credo che oggi siamo intorno ai 200mila download
– Trascurabili?!
– Ah, no. Mi sbagliavo. Siamo a 850mila download.
Come se tutti i suoi concittadini avessero scaricato quella app e ognuno avesse convinto altre 14 persone a fare altrettanto. E pensare che quel simulatore di gratta e vinci doveva essere solo un’esercitazione per impratichirsi con la programmazione. Giusto un prototipo creato a 22 anni, mentre gli amici intorno consumavano unghie e dorsi di monetine per rimuovere quella patina dorata con la speranza di beccare i simboli giusti e guadagnare qualche soldo. Un’autentica ispirazione: visto che i tagliandi della fortuna andavano così di moda, tanto valeva riprodurli in versione smartphone. Gli amici grattavano, lui scriveva codici. A mettersi in tasca un po’ di denaro, grazie agli adsense derivanti dal successo insperato di Scratch card, fu lui.
Questa però non è la storia di quella applicazione realizzata per (il) gioco. Ma di ciò che il coraggio derivante da quella piccola conquista scatenò in Vincenzo, all’epoca ventitreenne laureando in informatica all’università di Bologna. Prima l’idea per la tesi, poi il rientro a casa, a Manfredonia, centro pugliese di 52mila abitanti, per concentrarsi su quel lavoro: una interfaccia che semplificasse in poche “bolle” gli ingarbugliati desktop dei cellulari. E il fiore sboccia davvero. Prima quelle sfere disposte a corona prendono il nome di Flower launcher e poi mutano nell’attuale Smart launcher, un sistema di ordinamento delle proprie applicazioni preferite senza cercarle una a alla volta in mezzo a tutte quelle installate. In sei mesi arriva a 340mila download, nel 2013 raggiunge i 5 milioni e con la versione 2 sfonda i 20 milioni (superata da poco fa sapere a StartupItalia!) rendendo Vincenzo Colucci da Manfredonia un punto di riferimento sul campo. Anche perché i blasonati concorrenti dello stesso segmento, Facebook Home e Yahoo! aviate, sono ben lontani da certe cifre. Anche Google si interessa alla storia di questo fenomeno della provincia di Foggia e la racconta nel suo Android developers. Un inventore che decide di restare nel proprio paese di origine, per stare accanto ad amici, genitori e fidanzata. “Perché dove ci sono un computer e una connessione si può lavorare”.
Nel frattempo la storia di Vincenzo diventa un racconto a tre voci, insieme a Giovanni e Emilio, rispettivamente designer e sviluppatore specializzato in web server e codici per il prodotto. Che intanto arriva alla versione 3, con una barra di ricerca integrata che potenzia la fruibilità e nuove possibilità di gestione. Anche la versione Pro (2,97 euro), arrivata a oltre 200mila download, compie un gran balzo in avanti. È la maggior fonte di sostentamento della squadra di Manfredonia, ora interessata ad allungare il passo.
“La versione premium ha tante proprietà in più – racconta Colucci – dai widget, alla disposizione delle icone al maggior controllo assicurato all’utente. Ora Smart launcher fa riferimento a una ditta uninominale, mentre vorremmo ottimizzarci al meglio e strutturarci in una società”. Ed è possibile che un gioiellino del genere non abbia suscitato gli appetiti di qualche compratore o finanziatore? “Abbiamo ricevuto offerte e qualche contatto – ammette senza scomporsi Vincenzo – ma abbiamo preferito tenercelo. Finché possiamo vorremmo farcela da soli e crescere per pensare a prodotti nuovi. In fondo una startup solitamente serve a cominciare un certo processo, mentre noi abbiamo già degli introiti. La ricerca di finanziatori non è tra le nostre priorità”. Amore per la propria terra e convinzione: sono questi i nuovi prodotti fatti in casa.