«I miei preferiti sono, da sempre, i carrarmatini blu. Mi ricordano la Lazio, la mia squadra del cuore e anche quella di mio padre. Anche nella partita finale, che sembrava persa in partenza, mi hanno portato fortuna». A raccontarci l’incredibile vittoria con la quale è stata consacrata come la prima donna della storia a vincere la finalissima del Torneo Nazionale di RisiKo! è Rosa Giordani. Casalinga romana (precisamente di Fonte Nuova) di mezza età, per lei RisiKo! non è solo una passione, ma è diventato anche un impegno. E come tutti quelli che riescono a fare la differenza, le migliori vittorie non arrivano soltanto per il classico “colpo di fortuna”, che è, comunque, necessario, ma serve molto di più. Rosa ci ha parlato un po’ dei suoi “ingredienti segreti” che la hanno aiutata a vincere una finale molto combattuta tra lei e il temuto “Cobra”.
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Una vittoria del tutto inaspettata
«La semifinale era iniziata male, tant’è che credevo che avrei perso. Ho fatto 4 attacchi di portata scarsa, poi i dadi hanno girato e ho iniziato a capire che, forse, ce l’avrei potuta fare», racconta Rosa, che proprio grazie alla sua abilità e a un pizzico di fortuna, si è guadagnata la finale. «È stata una partita molto combattuta. Me la sono dovuta vedere con “Cobra“, l’avversario più temuto di tutti (che poi, in fondo, è una persona gentilissima! ndr risata). Ce la siamo giocata bene e lui è stato molto bravo ma, alla fine, ho avuto la meglio». Così, con i suoi carrarmatini blu a cui è tanto legata, Rosa ha segnato un record assoluto: essere la prima donna vincitrice del torneo nazionale di RisiKo!, organizzato da Spin Master – editrice Giochi, che si è disputato a Modena. «È stata una vittoria completamente inaspettata e inusuale perché sono poche le donne a cui piace questo gioco. Quando io ho iniziato a fare questi tornei si contavano sulle dita di una mano!».
Gli ingredienti segreti di Rosa
Ma quali sono gli ingredienti segreti che l’hanno portata al successo? «Anzitutto, la preparazione – spiega – Sembra una banalità ma più ti alleni e più sarai pronto e io mi sono allenata tantissimo. Questa vittoria è arrivata dopo mesi di sfide disputate dal vivo e sul web in diverse parti d’Italia». Giocatrice accanita, Rosa ha iniziato ad appassionarsi a RisiKo! negli anni ’80, su un tavolo in famiglia, poi ha subito una battuta d’arresto fino al 2010, quando ha ripreso a giocare soprattutto online. «Io ho una famiglia e anche diversi nipoti. Faccio la casalinga, che è un lavoro, e bado ai bambini – racconta – Al pomeriggio, verso le 17, per staccare la testa inizio le mie partite, che a volte faccio online e a volte dal vivo. Poi ceno e mi vado a coricare». Proprio online Rosa ha iniziato ad approcciarsi al mondo dei club di RisiKo!. «In questa circostanza ho conosciuto il mio compagno, che mi ha spronata tanto e mi ha insegnato a diventare più forte e oggi, eccomi qui, con il mio premio in mano». Ma, tornando, agli ingredienti segreti di Rosa, la vincitrice racconta: «In questo gioco conta tantissimo il ragionamento. Non ci si deve mai deconcentrare ma contare, percepire, valutare. Non solo contare i punti avversari, ma cercare di capire gli obiettivi degli altri sin da subito, per provare a contrastarli e mantenere un equilibrio nella partita».
Il mondo nascosto di RisiKo!
A giocare assiduamente a uno dei giochi da tavola più amati al mondo sono centinaia in Italia. «Sono quasi 30 i RisiKo! club ufficiali sparsi sul territorio italiano – spiega la vincitrice – E il torneo nazionale si disputa ininterrottamente fin dagli anni ’80». Con centinaia di tornei regionali e nazionali, ad oggi si sono tenute 2.500.000 partite online di RisiKo! in Italia, oltre agli eventi live che avvengono in diverse zone della nazione. Un mondo semisconosciuto che a Rosa ha regalato tante soddisfazioni, fino a ereditare il titolo soffiandolo all’informatico Giuseppe Santo, campione nazionale nel 2023. «Al torneo nazionale sono ammessi i 40 migliori giocatori tra le partite che si sono disputate dal vivo e online. Fortunatamente, il mio compagno è di Venezia, io vivo alle porte di Roma e quando fanno i tornei live cerchiamo di organizzarci per coprire almeno quelli del Centro-Nord – spiega Rosa – Ho partecipato a 4 gare nazionali, un’altra volta sono arrivata in semifinale ma poi non ce l’ho fatta. Questa volta, invece, ho festeggiato come una bambina!». E così Rosa è tornata dai suoi nipotini con il premio in mano: una scatola di Scarabeo. «È stato un po’ il mio momento di gloria – racconta – I miei figli e i miei nipoti sono stati contentissimi, e poi mi ha travolta il successo mediatico, a cui non sono abituata».
Amici, amici, ma sul campo di battaglia…
Tornata a casa vincitrice, Rosa adesso continua a giocare, soprattutto online. «Avendo vinto il torneo nazionale sono, automaticamente, qualificata per i raduni. Tra i prossimi appuntamenti che mi aspettano, a settembre ho un master a Terni e a fine settembre a Cesenatico». Ancora piena di entusiasmo, Rosa chiude l’intervista dicendo: «Fuori dal gioco siamo tutti amici e si va a mangiare assieme ma quando è “guerra”, è “guerra” e non ce n’è per nessuno. Neanche per gli amici». E chissà quali risultati si porterà a casa dalla prossima sfida.