«Servono nuovi occhiali per leggere il contesto sociale intorno a noi. E a indossarli devono essere soprattutto le donne, per cambiare la percezione che hanno di loro stesse», spiega con determinazione Nicole Gila, analista specializzata in sociologia economica del lavoro, parlando del gap di genere nelle materie STEM, tema che le sta particolarmente a cuore.
Appassionata fin da adolescente alle tematiche relative alle varie forme che assume il gap di genere, si trasferisce da Torino a Milano per studiare sociologia ed avere gli strumenti per analizzare al meglio la realtà intorno a sé. Il suo talento di analista viene notato da Valore D, associazione di imprese in Italia che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel Paese.
Oggi Nicole è parte di un team di cinque persone e, con il ruolo di Research & Knowledge Management Project Manager: si occupa di ricerche sia sul gap di genere che sull’analisi sulle abitudini e i comportamenti delle diverse generazioni in azienda.
L’abbiamo raggiunta per scattare una fotografia della presenza femminile all’interno del mondo della ricerca e dell’università nelle materie STEM, alla vigilia dell’evento di cui sarà una delle protagoniste, For Women in Science, che si terrà a Milano, il 17 giugno, per esaltare il talento femminile nel mondo della scienza e della ricerca. Qui per prenotarsi
Il gap di genere in numeri
I dati Anvur sulla situazione in Italia sul gap di genere sia nelle immatricolazioni che nell’incremento di docenti e ricercatrici in ambiti scientifici, analizzati nel decennio che va dal 2012 al 2022, mostrano qualche miglioramento, anche se ancora insufficiente. Crescono le immatricolazioni in aree STEM in tutte le regioni italiane: Nord Ovest (+32%), Nord Est (+29%), Centro (+18%), Sud (+16%), Isole (+30%). E si registra anche un incremento di docenti, ricercatori donne in ambiti scientifici: del + 3,2% in scienze matematiche e informatiche, del +5,9% in scienze fisiche, del +15,4% in scienze chimiche, e del +7.6% in scienze biologiche:
«Questi dati, soprattutto, quelli relativi alle posizioni lavorative nell’ambito universitario per le donne, mostrano che ci sia ancora poca flessibilità nel mondo del lavoro e della ricerca e una scarsa presenza di role model femminili. Centrale resta il tema della maternità, con delle buone pratiche che vanno promosse, come la genitorialità condivise, che già alcune organzizazioni stanno sperimentando».
Molto spazio c’è – prosegue la ricercatrice – per le aziende, come per le università, che devono comportarsi come influencer, incoraggiando gli uomini a prendersi più responsabilità nell’ambito familiare, e dall’altra parte, resta prioritario il ruolo delle scuole che devono essere in prima linea nel combattere stereotipi che molte ragazze si portano dentro fin da piccole e contro i quali è più difficile combattere in età adulta», sottolinea Gila.
L’importanza dei role model
Altre ricerche, come quelle realizzate da Valore D in collaborazione con Ipsos, “Sognando il futuro e il lavoro”, mostrano come stiano cambiando anche le aspirazioni delle ragazze, fin dalle scuole medie:
«Rispetto alla prima rilevazione del 2018 notiamo che le aspirazioni lavorative delle ragazze stanno cambiando: la quota di chi vuole fare il medico che sale di ben 8 punti percentuali, inoltre, entra nella classifica dei lavori più ambiti dalle ragazze una interessante novità, la professione di ingegnere. Questo dato ci fa capire che nell’immaginario delle ragazze qualcosa sta cambiando, nonostante continuino ad esistere delle differenze di genere», sottolinea Gila.
«Raggruppando in categorie i lavori ambiti dagli studenti e dalle studentesse delle scuole medie – prosegue – infatti emerge che il 25% dei ragazzi contro il 15% delle ragazze indica professioni che si possono ricondurre a un settore tecnico/scientifico. Rispetto al 2018, la quota delle ragazze è aumentata di 7 punti percentuali».
Nicole Gila sarà una delle protagoniste del talk Connect&Inspire all’interno dell’evento For Women in Science che si terrà a Milano, il 17 giugno, per esaltare il talento femminile nel mondo della scienza e della ricerca. L’evento sarà trasmesso in presenza e in streaming sui canali di StartupItalia. Prenota subito il tuo posto!