Ci sono giochi che hanno fatto la storia. Alcuni, come Super Mario e Zelda, sono riusciti a restare in cima alle vette faticosamente guadagnate negli anni ’80. Altri, come Pac-Man e Sonic, hanno invece dovuto combattere parecchio per restare nel cuore dei videogiocatori. Contra appartiene senza dubbio a questa seconda categoria dato che con la fine dell’epoca d’oro delle sale giochi non è più riuscito ad attrarre a sé milioni di ragazzini… ora però Operation Galuga prova a traslare la formula nel 2024 con un titolo a dir poco bizzarro, in parte remake e in parte reboot.
Quello strano esperimento di Contra Operation Galuga
È davvero una bestia strana questo Contra Operation Galuga. Perché la formula di base è senza dubbio quella del classico gioco run ‘n gun d’azione degli anni ’80, ma è evidente l’intenzione di operare un reboot. I ragazzi di Way Foward (che i più conoscono per la saga di Shantae, a proposito, letta la recensione di Shantae and the Seven Sirens?) devono avere avuto mandato da Konami di osare, in certi punti anche parecchio, perché non sono pochi i frangenti in cui l’avventura prende una piega del tutto nuova.
Gli otto livelli portano in dote ciascuno varianti ludiche del medesimo concetto, che fondamentalmente vi chiede di grattugiare i vostri polpastrelli sul tasto del pad deputato allo sparo. Perché come negli anni ’80, in questo Contra Operation Galuga si spara, spara e spara ancora, all’infinito. Azione ripetuta allo stremo a tal punto che nelle prime ore di gioco vi rintronerà come nemmeno la bevuta di tre Negroni. Nemici e boss (giganteschi e cattivissimi) garantiscono una sufficiente diversificazione, ma anche con loro si spara e basta.
Difficile, dopo un po’, ubriacati da migliaia di missili, laser, flotti di acido e quant’altro, non essere solleticati dall’idea di addivenire a una soluzione più diplomatica coi malefici alieni che hanno invaso la Terra zombificandone gli abitanti.
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Proprio come i giochi degli anni ’80 e ’90 anche Contra Operation Galuga va giocato in compagnia dei propri amici, ripristinando la consuetudine di quei pomeriggi passati assieme davanti a una console che chi si invola negli -anta ben conosce. Solo condividendo il titolo si avverte meno l’estrema linearità del gameplay e pesa soprattutto meno il fatto che la modalità principale si dipani lungo i già citati otto capitoli.
Per fortuna, comunque, le modalità di contorno offrono una trentina di missioni collaterali che, sebbene riciclino i livelli della Storia, permettono anche di allungare la longevità complessiva. Way Forward ci ha sempre abituato a giochi dalla difficoltà superiore alla media e naturalmente anche Contra Operation Galuga è uno di questi ma c’era da aspettarselo, visto che proviene da un’altra era geologica. Altro fattore che ci spinge a consigliarvi il gioco soprattutto se avete modo di condividerlo coi vostri amici. Un tuffo nel passato da fare davanti a qualche birretta.