Videogiochi non competitivi. Esperienze con una forte componente narrativa e un messaggio importante da veicolare. Sono diverse le produzioni che tentano una strada non facile nel competitivo mondo del videoludo. Per quanto pacifista una persona sia, col pad in mano potrebbe senz’altro sentirsi a proprio agio nel conquistare, uccidere e non avere pietà nei suoi videogiochi preferiti. Creatures of Ava va in direzione opposta: è una produzione interessante, sviluppata da Inverge Studios e che abbiamo testato sulla next gen di Xbox.
Creatures of Ava, la recensione
Rispetto a qualche anno fa è scemata l’attenzione mediatica nei confronti delle proteste giovanili in nome della tutela del Pianeta. Questo non significa che i cambiamenti climatici non continuino a fare danni. In Creatures of Ava, impersioniamo Vic, giovane esploratrice atterrata in un mondo tanto colorato quanto infestato da una terribile malattia. Il nostro compito è salvare più esseri viventi possibili, guarendoli senza usare violenza.
Leggi anche: Recensione di Lake, lavorare con lentezza sulla next gen
A disposizione abbiamo un flauto e un bastone, strumenti fondamentali per sottomettere il lato oscuro che si è impossessato di questi adorabili animali. Col flauto dobbiamo comporre semplici melodie sfruttando lo stick (non serve aver fatto il Conservatorio), mentre col bastone azzeriamo non tanto la vita quando la malvagità che ha intrappolato le creature.
Creatures of Ava spicca soprattutto per la direzione artistica con un mondo colorato che, per quanto da curare, non riesce mai a risultare inospitale. Le creature sono buffe e tenere, proprio come le architetture della popolazione autoctona. La storia del videogioco veicola mano a mano un messaggio molto forte.
Leggi anche: Brothers: A Tale of Two Sons Remake, un piccolo capolavoro da riabbracciare
L’avventure dura meno di dieci ore, forse troppo poco. D’altra parte essendo il gameplay abbastanza piatto e ripetitivo il rischio sarebbe stato di allungare il brodo, senza aggiungere altri nuovi spunti. In un’estate 2024 interessante per quanto riguarda le uscite a sfondo narrativo – a breve arriverà per Xbox quel capolavoro di Kena: Bridge of Spirits – possiamo dire di avere ampia scelta.