Ricordate il vecchio Lemmings sviluppato da DMA Design in quell’epoca ormai preistorica nella quale a dominare il mercato dei videogiochi erano ancora marchi oggi sconosciuti come Amiga e Commodore (a proposito, letta la nostra intervista a Luigi Simonetti, l’imprenditore romano che ha riportato in vita lo storico marchio?)? Ecco, Quadroids per certi versi si basa su un concept simile.
Il cinismo di Quadroids
Opera prima dei ragazzi della startup francese Blue Loop Studio sostenuta anche dai fondi del Centre national du cinéma et de l’image animée, Quadroids è un simpatico mix tra platform e puzzle che vi chiede di controllare contemporaneamente quattro monitor differenti sui quali si avventurano altrettanti robottini.
Proprio come i vecchi Lemmings degli Anni ’90 anche questi robottini corrono incontro alla morte con notevole sprezzo del pericolo e sfoggio di stupidità. Sta a voi fare loro da balia, salvandoli all’ultimo secondo. Il problema, però, è che i monitor da tenere sott’occhio sono quattro e l’azione si svolge simultaneamente in ciascuno di essi.
La situazione è resa ancora più caotica dal fatto che ciascun robottino va fatto saltare intervenendo su un tasto differente, aspetto che richiede tanto allenamento, parecchia pazienza e un’ottima coordinazione oculo-manuale. Anche perché, lungo gli oltre 100 quadri che compongono Quadroids, le azioni da compiere con precisione aumenteranno e i piccoli enigmi per raggiungere l’uscita si faranno via via più sofisticati.
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Per fortuna, il numero di robottini a nostra disposizione è pressoché infinito: mandarne al macero decine e decine non sarà insomma un nostro problema. Il cinismo inoltre non manca: è possibile per esempio camminare sui cadaveri dei robottini che sono incappati in una morte prematura e questo consentirà ai nuovi venuti di superare gli spuntoni acuminati senza farsi male. Non tutti i Game Over vengono per nuocere, anzi.