Non capita tutti i giorni di recensire un videogioco dedicato a un gatto, Javie. E siccome chi scrive non può dirsi insensibile rispetto ai felini, con Short Trip il rischio era di essere troppo indulgenti in questa recensione. Alexander Perrin, l’artista australiano che ha realizzato questo titolo disponibile su Steam, è stato però fin troppo bravo nel confezionare un’esperienza videoludica diversa rispetto al mainstream. L’ha chiamato slow play game e, già dal titolo, suggerisce l’intenzione di un proporre un’avventura corta. Un viaggio che, ne siamo certi, potrebbe stringere il cuore a molti gamer.
Short Trip, la recensione
Come in un film di Hayao Miyazaki, Short Trip ci spalanca le porte di un mondo disegnato a mano in maniera superba, popolato da personcine intabarrate, con il muso da gatto. Giocando semplicemente con due tasti, si governa il nostro avatar, il guidatore di un treno che corre lungo una lenta ferrovia di montagna. Non c’è competizione, solo un tragitto da percorrere. Per chi vuole mettersi alla prova c’è comunque la modalità più “adrenalinica” che richiederà di rispettare i tempi per arrivare in orario al capolinea.
Ma faremmo un torto al creatore di Short Trip se non ci concentrassimo sul lavoro certosino svolto matita alla mano. Per disegnare questo mondo, che scorre da sinistra a destra e viceversa (è un’andata-e-ritorno), Perrin ne ha utilizzata una (o forse due), componendo ogni elemento del paesaggio in maniera estremamente dettagliata. Il grigio su carta ingiallita non deprime, accentua ogni sfumatura.
Vi sarà senz’altro successo di fare un viaggio in treno in un percorso mai fatto prima. Ecco, vi sarà capitato di guardare fuori dal finestrino, di curiosare tra le case, i cascinali, i campi, quasi con la volontà di fermare il tempo per soffermarsi su un dettaglio. Un gatto su un tetto, un ramo che affiora da un fiume, qualsiasi cosa avesse catturato la vostra attenzione mentre il treno faceva tu-tun-tu-tun.
In Short Trip, nella modalità non competitiva e lenta, lo potrete fare. Ogni fermata dista dalla successiva una manciata di secondi, ma nel mentre c’è un mondo da scoprire e ammirare. Fatto di mulini a vento, mercatini di frutta, case graziose. E poi le pendenze, che aumentano quella sensazione di lentezza di un luogo ai confini del mondo, dove non succede mai nulla, eppure le persone continuano a muoversi. Minimal ma efficace il sound design: sono i rumori di una vita vera.
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Short Trip è un videogioco per chi ha voglia di evadere, di meditare, di perdersi in una storia diversa. Anzi, di scriverla con la propria immaginazione. Il titolo non la racconta, ma non è difficile fantasticare su cosa debbano fare tutti quei gattini, con cappelli, borse e cappotti, che attendono pazientemente l’arrivo del treno, salendo e uscendo dalla carrozza in maniera silenziosa e ordinata. Un titolo di una bellezza artistica rara, che meriterebbe di essere stampato in tutta la sua lunghezza per essere appeso a una parete.