C’è solo una strada per il nostro posto speciale. Ed avvolta dalla nebbia. Chi era adolescente nei primi anni Duemila potrebbe essersi imbattuto in un titolo survival horror distante dal canone infarcito di jump scare che ha fatto la fortuna di grandi IP come Resident Evil. Più psicologico, onirico, ma non per questo meno angosciate è stato Silent Hill 2, un’opera che ha fatto scuola e che da pochi giorni è disponibile con un remake ambizioso, testato su PC (il titolo è disponibile anche su PS5). Bloober Team ha messo le mani su una materia da leggenda (targata Konami), nella speranza che il gameplay rinfrescato, ma comunque fedele all’originale, possa attirare gamer alle prime armi con questa IP.
Silent Hill 2, la recensione
Silent Hill 2 è anzitutto il racconto di una storia. Anzi, di più storie che si intrecciano con il destino apparentemente immobile di un luogo non-luogo. Come in ogni horror che si rispetti è inutile interpretare i fatti della trama e giudicarli inverosimili. Chi mai deciderebbe di inoltrarsi in un posto così, abbandonato da Dio? Chi mai vorrebbe perdersi nella nebbia da solo? Mettete da parte la ragione e provate a immaginare come vi sentireste se, proprio come James, riceveste una inaspettata lettera da vostra moglie, morte tre anni prima a causa di una malattia. Sul foglio la donna sembra quasi invitarlo a raggiungerla nel loro posto speciale. I pericoli, per quanto letali, vi farebbero a quel punto indietreggiare?
La ricerca di una risposta è ciò che spinge l’azione ogni secondo all’interno di Silent Hill 2. Il remake ha attuato una dei cambiamenti più vistosi nell’evoluzione della telecamera, che da fissa si sposta alla terza persona. Più agile, senz’altro, adatta a un’esplorazione paziente, lenta e minuziosa. Se siete persone che si coprono il viso con almeno una mano di fronte a titoli o film horror, non vi garantiamo che Silent Hill 2 possa farvela abbassare. Senz’altro gli orrori che incontrerete fanno paura, ma non rappresentano il fulcro della vicenda.
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Abbracciare questo videogioco significa anche seguire i consigli della software house, che caldeggia l’utilizzo delle cuffie. Farà più paura, certo, perché ogni rumore della foresta, ogni minimo oggetto che cade compone una martellante melodia che rende il gameplay profondo, vero, e non soltanto un passaggio a piedi da una zona all’altra.
Silent Hill 2, grazie a nuove zone introdotte da Bloober Team, dura all’incirca 15 ore, regalando ai gamer angoli e situazioni inediti. Non rappresentano riempitivi per evitare il rischio effetto copia carbone: il videogioco ha il merito di presentarsi al pubblico del 2024 come una rilettura fedele di quei fatti. Come dicevamo non ci sono soltanto gli scontri e le fasi di maggior tensione con nemici e mostri demoniaci.
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Ci sono l’esplorazione e la risoluzione degli enigmi. In partenza il gioco chiede magnanimamente al gamer che tipo di difficoltà impostare anche per i puzzle game. Vi avvisiamo tuttavia che non è possibile approcciarsi a Silent Hill 2 in modalità storia, anche perché l’esperienza da survival horror ne uscirebbe gravemente mortificata. Nel remake è stata messa mano sul combat system: il titolo di 20 anni fa non eccelleva certo per gli scontri. A dire il vero non lo fa nemmeno il titolo appena uscito, ma se non altro i combattimenti sono un filo più gradevoli da affrontare, purtroppo senza mai restituire pad alla mano la sensazione degli urti e degli scontri violenti.
Protagonista indiscusso è ovviamente Silent Hill stessa, questa tenebrosa città che pare più l’angolo più remoto di un incubo, di un girone infernale dove ogni orrore e bruttura dell’animo umano divengono minacce in carne e ossa. Esplorare case, strade ed edifici è una delle attività più appaganti, da svolgere al prezzo di una costante tensione. Attirare l’attenzione è molto facile e non sempre è saggio affrontare lo scontro. Essendo un survival horror il videogioco vi terrà spesso con l’acqua alla gola in quanto a risorse a disposizione.
Fare una remake costa meno e in diversi casi queste scelte rispondono soltanto a una logica commerciale. Se tuttavia un’operazione come Silent Hill 2 funzionerà nel 2024 vorrà dire che c’è spazio anche per guardare al passato. Dall’ottimo sound design alle novità sugli inediti angoli giocabili della città, vale come titolo da prendere in considerazione.