Un videogioco del genere ci pone di fronte a un bivio esistenziale non da poco. Se avete un gatto lo tenete in casa oppure il felino è abituato a uscire? Stars in the Trash, delizioso platform narrativo sviluppato dalla software house spagnola indie Valhalla Cats disponibile su Steam, racconta una storia corta ma comunque toccante di un viaggio inaspettato per un micio, da sempre abituato alle comodità domestiche. Non ci addentreremo troppo nella trama, perché merita, ma seguiteci in questa recensione.
Stars in the Trash, la recensione
Videogiochi a tema felino ce ne sono, a partire forse dal titolo più noto Stray. Su StartupItalia abbiamo sempre avuto cura di occuparci di prodotti del genere, ma soltanto perché chi scrive è tremendamente di parte e ha un debole per l’effetto ASMR delle fusa. Disegnato con una cura artistica notevole, Stars in the Trash ricorderà a molti lo stile dei cartoni animati degli anni Novanta.

Affrontare questo titolo non richiedo un grosso impegno, perché la parte importante sta nel seguire il nostro protagonista in un’avventura che lo metterà di fronte alle grandi opportunità della vita là fuori. Con tante cose belle, occasioni di divertimento e arrampicate sui palazzi. Ma anche inevitabili i pericoli. Stars in the Trash non vuole certo essere un videogioco per spaventare chi lascia libero il proprio gatto di uscire: racconta una storia in cui è facile immedesimarsi.
Leggi anche: Doctor Cat, anche i gatti vanno in analisi

Uscire dalla comfort zone rientra in un costante processo di crescita. E questo gatto altro non fa che assecondare la propria curiosità, entrando in una giostra (della vita) che gira veloce ed è molto più grande. Le dinamiche platform sono davvero elementari. Niente male davvero la colonna sonora. Come dite? La storia è a lieto fine? Sì, con probabilità di una lacrimuccia.
Leggi anche: Short Trip, un videogioco lento disegnato a mano in cinque anni. Dedicato, infine, a un gatto

Stars in the Trash è un prodotto tenero, che prende per mano qualsiasi gamer che abbia un debole per gli animali domestici in generale. Si tratta dell’opera prima di una startup spagnola che ha nel suo nome un chiaro messaggio: sempre e comunque dalla parte dei mici. E, scusate la partigianeria, ma sposiamo in pieno la causa.