Sono davvero pochi i marchi capaci di sfiorare le quattro decadi restando continuamente sulla cresta dell’onda. Chi scrive è praticamente nato guardando i cartoni delle Teenage Mutant Ninja Turtles, ha chiesto i pupazzetti di Michelangelo e Splinter a Babbo Natale e si è travestito da Tartaruga Ninja nei suoi primi carnevali. Inutile dire che ha giocato anche a decine di videogame a tema. E ora sta per dirvi cosa ne pensa di TMNT Splintered Fate.
TMNT Splintered Fate, la recensione
Naturalmente la serie si è dovuta evolvere per piacere anche alla nuova generazione: sono stati inseriti nuovi personaggi, altri sono stati eliminati. Ma se anche voi come il sottoscritto mancavate dalle fogne di New York da almeno vent’anni, vi stupirete che tutto è rimasto sorprendentemente uguale, almeno per ciò che concerne i fondamentali della trama di TMNT Splitered Fate, che vede il saggio Maestro Splinter sparito nel nulla con Shredder e il Clan del Piede che quasi certamente devono saperne qualcosa.
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A dispetto di quanto si potrebbe pensare, per questo ennesimo videogame sulle Tartarughe Ninja gli sviluppatori – ovvero i ragazzi di Super Evil Megacorp – non hanno optato né per il genere platform né per quello dei picchiaduro a scorrimento, provando a confezionare qualcosa che si elevasse dalla massa.
Il risultato è un action RPG dalle forti tinte roguelike che somiglia prepotentemente ad Hades (qui la nostra recensione). Il che non è affatto un male, considerata la qualità del titolo della realtà californiana Supergiant Games di Amir Rao e Gavin Simon, già responsabile degli ottimi Bastion, Transistor e Pyre.
A dispetto dei roguelike duri e puri, qui è possibile investire monete in alterazioni permanenti dello status della propria tartaruga combattente preferita (Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo) che permarranno anche in caso di game over. Un modo per ingentilire una meccanica di gioco comunque punitiva, dato che al decesso si perdono progressi, inventario e si viene rispediti al covo dei mutanti. Gli elementi procedurali (che riguardano anche il posizionamento dei mini-boss) garantiscono la rigiocabilità.
Per il resto l’anima hack’n’slash è comunque percepibile e non poteva essere altrimenti, trattandosi di un gioco dedicato all’universo delle Tartarughe Ninja. TMNT Splintered Fate propone un sistema di combattimento estremamente semplificato, fatto di schivate, di un attacco di base (ogni tartaruga ha, com’è noto, un’arma che la contraddistingue) e abilità aggiuntive da dover prima caricare. Il ritmo è a dir poco frenetico e serrato e le meccaniche riescono a rendere quest’ennesima trasposizione virtuale fresca e divertente, specie se condivisa con altri tre amici, online o in locale.
Solo gli scontri coi boss richiedono un minimo di strategia in più, ma l’azione in genere è sempre piuttosto sporca, limitandosi a premiare chi riesce ad agire con tempismo sui tasti. Questo perché, al netta del carisma delle protagoniste, TMNT Splintered Fate poggia le proprie regole di gioco su elementi piuttosto derivativi.
Si sarebbe potuto fare di più in tal senso? Sicuramente, specie considerato il prezzo tutt’altro che budget cui viene offerto il titolo. Ma se non si vuole essere troppo pignoli e pretenziosi, TMNT Splintered Fate è comunque uno spassoso roguelike griffato Tartarughe Ninja, dove la modalità multiplayer costituisce un gradito plus.