Wargaming e Lesta Games, sviluppatori del videogioco World of Tanks, potrebbero vedersi confiscate le loro partecipazioni nelle rispettive società da parte del governo russo, secondo quanto riportato dai media russi RIA e RBC. Il motivo è legato a una particolare campagna di raccolta fondi nel gioco, avviata dagli sviluppatori a favore dell’Ucraina, che sarebbe, appunto, la scintilla che ha fatto accendere la miccia.
Le accuse del governo russo
Il procuratore generale della Russia ha accusato di attività estremiste Malik Khatazhaev, a capo di Lesta Games, e Viktor Kisly, a capo di Wargaming. In particolare, a far accendere il dibattito è stato un antecedente: nel 2023 Wargaming ha chiuso i suoi uffici in Russia e Bielorussia e ha trasferito a Lesta Games lo sviluppo della versione russa del gioco. Nello stesso anno, la Russia ha invaso l’Ucraina. In risposta, nel 2023, Wargaming ha lanciato una campagna in-game per raccogliere fondi a favore dell’assistenza medica in Ucraina. Così il governo russo ha deciso che quella raccolta fondi pro-ucraina sia stata un’attività estremista anti-russa. Non è del tutto chiaro perché Lesta Games sia accusata a sua volta.