Perfino i videogiochi più belli non ci mostrano tutto. E come potrebbero? C’è un mondo invisibile, popolato da volti sconosciuti di cui nessuno sa nulla. Riflettete su chi ha fabbricato le armi dei vostri eroi preferiti. Conoscete qualcosa della loro storia? Certo che no. WYRMHALL: Brush & Banter, videogioco indie per nulla competitivo, tenta di dare la propria versione dei fatti con un prodotto disponibile su Steam.
WYRMHALL: Brush & Banter, la recensione
Sviluppato da Leafy Games, WYRMHALL: Brush & Banter è un’esperienza rilassante e soprattutto corta. Servono una manciata di ore per completare l’avventura. La storia parla di una goblin, tenera e con tanta voglia di mettersi in gioco. In una città attraversata da gente strana e pericolosa, insomma di ogni tipo, ci imbattiamo in un annuncio di lavoro. Nulla di trascendentale: si tratta di pulire armi e artefatti degli avventori. Accettiamo.

Questo è quanto: il nostro compito, al banco di lavoro, consiste dunque nella paziente pulizia di tutti questi oggetti, con vari strumenti a disposizione mano a mano che si procede. Non c’è alcun timer scaduto il quale si perde il cliente, il che rende la pulizia un mestiere lento e in alcuni casi divertente per chi ha la passione per le cose fatte a dovere.

In inglese, WYRMHALL: Brush & Banter è un prodotto che è senz’altro divertente se fatto in compagnia, magari con un piccolo gamer a cui fare ascoltare le storie delle creature che bussano alla nostra bottega. A livello grafico è cartoon e colorato. Per certi versi ci ha ricordato un videogioco recentemente recensito in cui abbiamo vestito i panni di un postino. Anche in quel caso: gameplay ridotto all’osso, ma una bella storia da seguire.