L’appuntamento con i dati della Italian Interactive & Digital Entertainment Association
Nel suo aggiornamento periodico sull’ecosistema dei videogiochi in Italia, IIDEA – Italian Interactive & Digital Entertainment Association, ovvero la realtà che raggruppa gli attori della categoria – ha appena pubblicato nuovi dati in merito al panorama esport. Il Rapporto sugli Esport in Italia 2022 è in collaborazione con Nielsen Sports & Entertainment. Non parliamo di videogiochi in senso generale, ma di un segmento che in Italia ancora non sembra aver espresso tutto il proprio potenziale. Gli esport riguardano le competizioni fra team su titoli specifici, come FIFA, e attraggono talenti, pro player, startup e organizzatori di eventi. In Italia, il numero di appassionati è rimasto stabile rispetto alla precedente rilevazione di IIDEA: 475 mila persone seguono ogni giorno eventi esport (sono i cosiddetti avid fan); se guardiamo invece a chi segue un evento esport più volte a settimana la cifra sale a 1,62 milioni (esport fan).
Dati come quelli appena pubblicati da IIDEA aiutano senz’altro a inquadrare un fenomeno che, a giudicare dal dibattito sui media mainstream, non sembra particolarmente compreso. Eppure i numeri del mercato videoludico sono in crescita: in Italia vale oltre 2 miliardi di euro, di cui 1,8 deriva dai software. Ciò sta dunque a significare che le case di sviluppo, dalle indie a quelle già più strutturate, hanno una voce e un peso nella nostra economia. Rispetto ai numeri sui fan degli esport è intervenuto anche il presidente di IIDEA, Marco Saletta: «I dati fotografano un mercato che nel nostro Paese sta vivendo una fase di consolidamento, sottolineando quanto siano positivi sia lo scenario attuale sia le future prospettive di sviluppo in termini di business development».
Ma come si spiega il fatto che, parlando di videogiochi, le cifre di fan non siano cresciute? «L’anno scorso esport era il settore che aveva registrato la maggior crescita – ha commentato Tommaso Mattei, Head of Consulting Europe, Mena & Mexico di Nielsen Sports & Entertainment -. Questa apparente decrescita non è un arretramento. Crediamo sia l’inizio di una nuova fase di crescita».
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Fan di esport in Italia: il profilo
La ricerca ha tratteggiato anche un profilo dei fan di esport in Italia. Gli uomini rappresentano il 63%, l’età media è di 28 anni e i livelli di istruzione e reddito sono superiori alla media della popolazione; il 63% degli intervistati ha dichiarato di avere un reddito mensile superiore ai 1500 euro; il 37% segue eventi esport da almeno 3 anni, e anche questo è utile per capire da quanto è diffuso un fenomeno ancora embrionale in Italia; sempre dai dati di IIDEA scopriamo che, in media, un fan dedica 4,8 ore a settimana alla propria passione.
Il genere più amato dai fan di esport è quello sportivo. Seguono sparatutto, Battle Royale e MOBA. Un fan esport ha un account di gioco su più piattaforme e il 68% ha almeno un account su uno store digitale, tra i quali spicca PlayStation Store (32%). Il 55% è iscritto ad almeno un account di servizi in abbonamento: Twitch Prime risulta essere il più acquistato (24%). La spesa media mensile per gli appassionati di esport si aggira intorno ai 46,9 euro per i fan e sale a 60,5 euro per gli avid fan.
Esport e sport
Andando oltre le polemiche di chi attacca l’ecosistema senza conoscere le professionalità e i dati, il report di IIDEA si inserisce in un dibattito nel quale due mondi hanno da tempo cominciato a parlarsi e collaborare. Ci riferiamo allo sport e agli esport: sempre più team si dotano infatti di giovani talenti che gareggiano con le casacche di squadre di Serie A; ex calciatori come Bobo Vieri hanno messo in piedi team esport; e sono gli stessi vertici del calcio a puntare molto sul gaming come insegnano il recente divorzio tra FIFA e EA e il dibattito dello scorso anno sulla Super League.
NFT e fan token
Un altro aspetto da evidenziare nel rapporto di IIDEA sui fan degli esport in Italia riguarda il tema NFT e fan token. Esplosi da pochi anni, anche a causa di una martellante attenzione mediatica ed eguale presenza in termini di advertising e sponsorship, i Non Fungible Token fanno la loro prima comparsa in un rapporto sull’ecosistema. La fanbase esport, come spiega il rapporto, è quella che dichiara di avere una maggior conoscenza di questi fenomeni (67%), anche se il livello di interesse è minore rispetto a quello delle fanbase di calcio e motorsport. Ma questo è dovuto alla spinta di sponsorizzazioni importanti che hanno targato, ad esempio, le maglie dei club di calcio e attirato l’interesse generale. Nonostante se ne parli tanto anche nell’ambito dell’intrattenimento, devono essere ancora chiarite la parti business e consumer sulle reali opportunità legate agli NFT.