I dati di StatCounter incoronano ottobre 2016 mese storico nella storia della rete: più accessi da telefoni e tablet che da desktop
Il web è mobile, qual piuma al vento. A ottobre, coronando una tendenza ormai dirompente testimoniata da elementi economici ma anche dalle banali ricerche su Google e compagnia, la rete ha registrato più accessi da dispositivi mobili rispetto a quelli da desktop e laptop. Insomma, si naviga più con gli smartphone (e in misura minore con i tablet, formato in lenta ma inevitabile crisi) che con i pc. Per la precisione il rapporto è 51,26% contro 48,74%.
Lo studio StatCounter
Lo svela uno studio della dublinese StatCounter su 15 miliardi di pagine viste e un parco di 2,5 milioni di siti web, secondo il quale ottobre 2016 segna dunque una data-chiave nell’evoluzione del pur ancora giovane world wide web. I dati interessanti sono molti.
Ci sono per esempio quelli che raccontano la realtà dei Paesi in via di sviluppo mobile first come l’India, dove il 78% degli accessi arriva da mobile e i tablet quasi non esistono, e dei mercati storici (e saturi) dove il computer rimane al comando con il 57,97% degli accessi rispetto al 33,33% dei telefoni e l’8,7% dei teblet. In Italia, in particolare, il 64% passa da pc, il 30% da smartphone e il 5,7% da tavoletta.
Un passaggio che significa molte cose. In termini di servizi, di strategie, di futuro. Si tratta di un contesto che lascia immediatamente indietro le aziende e le imprese, tutte, che non abbiano adattato e anzi ripensato la loro presenza digitale e le loro offerte per i dispositivi che teniamo sempre in tasca.
Non si tornerà indietro, infatti, ed è il momento – almeno per i mercati più maturi – di rispondere all’ultima chiamata. Anche perché di allarmi – ammesso che questa migrazione debba costituire un allarme – ce ne sono stati molti: lo scorso aprile, per esempio, comScore ha spiegato che il numero di utenti statunitensi di internet che utilizza esclusivamente una piattaforma mobile ha superato chi si connette via desktop.
I dati delle vendite: i pc calano, gli smartphone crescono
Molti lo hanno già capito ma spesso l’orientamento, dal mondo editoriale a quello del marketing fino ai servizi, rimane dare la priorità ai siti internet, progettati per la fruizione desktop. I due aspetti andrebbero quantomeno messi sullo stesso piano. Lo confermano anche i dati delle vendite dei dispositivi: i pc si sono mossi nel 2015 sui 275,8 milioni di unità contro il picco di 363,8 nel 2011. Al contempo le consegne di smartphone, pur in un contesto saturo, hanno fatto segnare nel secondo trimestre dell’anno 344,4 milioni di consegne contro i 330,3 dello stesso periodo del 2015.