Tanti i protagonisti della scena internazionale ma anche architetti italiani che lavorano nel mondo. Visite, mostre, spettacoli e riflessioni sui grandi temi delle città contemporanee al centro dell’iniziativa
Al via Milano Arch Week, la settimana di eventi dedicati all’architettura e al futuro delle città promossa dal Comune di Milano, Politecnico e Triennale. Con la direzione artistica di Stefano Boeri, Milano Arch Week si aprirà lunedì 12 giugno con una festa alla Fondazione Catella. L’evento poi prenderà corpo in due luoghi: martedì 13 giugno nel Patio della Scuola di Architettura del Politecnico di Milano – con la partecipazione del Rettore Ferruccio Resta e del vicepresidente della Triennale Clarice Pecori Girardi – e da mercoledì 14 a sabato 17 giugno nelle sale e nel giardino della Triennale di viale Alemagna. A Milano Arch Week si discuteranno i grandi temi delle città contemporanee – le periferie, le disuguaglianze sociali, le trasformazioni urbane e la grande sfida della ricostruzione del Centro Italia – con la presenza tra gli altri del Commissario Vasco Errani. Non mancheranno approfondimenti sugli spazi del conflitto internazionale, grazie alla presenza dell’architetto israeliano Eyal Weizman, a una sessione dedicata al rapporto tra Architettura e Geopolitica e a una riflessione sullo sviluppo delle città africane.
I protagonisti della settimana dedicata all’architettura
Milano Arch Week sarà caratterizzata dalla presenza di grandi protagonisti della scena internazionale, come i catalani RCR, vincitori del Premio Pritzker 2017 (il Nobel dell’architettura) e il grande Maestro nordamericano Peter Eisenman. Una lista che continua con Elizabeth Diller, progettista della celeberrima High Line di New York e con Francis Kéré, architetto del Burkina Faso e progettista del prossimo Serpentine Gallery Pavilion di Londra. A essi si aggiungeranno altri noti architetti internazionali come Winy Maas (MVRDV), Giancarlo Mazzanti, Philippe Rahm, Sam Jacob, Martin Videgård, Petra Blaisse (autrice del nuovo Parco di Porta Nuova), e l’urbanista cinese Lee Xianing. Non mancherà la voce di architetti italiani che lavorano nel mondo, come Alessandro Mendini, Cino Zucchi, Michele De Lucchi, Benedetta Tagliabue, Italo Rota, Fabrizio Barozzi, Carlo Ratti, Patricia Urquiola, Mario Bellini, oltre ad Archea, TAM associati, Aoumm, Baukuh, Piuarch, 5+1 aa, OBR, Metrogramma, Startt, LAN, Ippolito Pestellini Laparelli di OMA e molti altri ancora. Una sezione di Milano Arch Week, nel giardino della Triennale, sarà dedicata ai giovani gruppi emergenti italiani e internazionali; per esempio, i Parasite 2.0, i Raumplan, Small, Fosbury Architecture e i Waiting Posthuman Studio.
Un viaggio nell’architettura, tra visite guidate e spazi di riflessione
Tante sono le iniziative in programma. Ci saranno momenti di riflessione dedicati ai grandi maestri dell’architettura e della cultura italiana, come Aldo Rossi (letto in rapporto a Giovanni Testori) ed Ettore Sottsass (un’anticipazione della grande mostra che si aprirà in Triennale in autunno). Una mostra curata da Emilia Giorgi sarà dedicata all’architetto fiorentino Vittorio Giorgini, precursore dell’architettura zoomorfica. Venerdì 16 giugno nel salone d’Onore della Triennale alle 18.30 ci sarà una grande festa –tributo dedicata ai 107 anni dell’artista e critico d’arte Gillo Dorfles, alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Milano. La settimana di Milano Arch Week si concluderà domenica 18 giugno con una visita in anteprima alla nuova Palazzina delle piscine realizzate nel perimetro del Teatro Franco Parenti. Durante la settimana dell’Architettura, sono anche previste passeggiate e visite guidate alle architetture milanesi della città. Solo per citare qualche esempio, martedì 13 giugno a Sesto San Giovanni l’architetto Susanna Scarabicchi illustrerà il progetto ‘Milanosesto’, una fra le più grandi riqualificazioni di aree industriali dismesse in Europa. Sempre per martedì 13 giugno è prevista una visita guidata a Palazzo Mondadori a Segrate, con lectio magistralis di Roberto Dulio sull’opera realizzata dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer. Milano Arch Week proporrà anche una serie di visite con guide d’autore alle Case Museo dei designer storici milanesi (fra gli altri, Castiglioni, Albini, Magistretti) e ad alcune architetture esemplari (Villa Necchi Campiglio, Museo Poldi Pezzoli, Casa Boschi Di Stefano, Studio Francesco Messina). Milano Arch Week proporrà anche itinerari e interventi nel vivo di alcuni luoghi sensibili della città: nei nuovi luoghi della cultura, negli scali merci dismessi e nelle periferie urbane. Inoltre, attraverso due maratone ospitate al Teatro dell’Arte, verranno indagate le numerose occasioni di recupero di spazi e edifici milanesi attraverso le tesi di laurea degli studenti della Scuola di Architettura del Politecnico di Milano. A questi vanno aggiunti gli itinerari di architettura e le numerose iniziative organizzate dall’Ordine degli Architetti di Milano e altri eventi satellite diffusi per la città promossi da altre istituzioni milanesi come Assab One (con l’intera giornata di domenica dedicata al tema del colore), Lualdi, SpazioFMG per l’Architettura, IRA.C, URBANLIFE, Open House Milano, Valorizzazioni culturali, Turné Eventi, AIM Associazione Interessi Metropolitani e tanti altri.
Alla sera, un mix tra spettacolo e riflessioni
Di sera il giardino della Triennale si accenderà per dar vita a momenti di riflessione intrecciati con l’intrattenimento e lo spettacolo. Mercoledì 14 giugno una serata verrà dedicata al rapporto tra architettura e natura, con la partecipazione del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso e i Deproducers che presenteranno una special edition dello spettacolo “Botanica”. Giovedì 15 una sessione dedicata all’architettura e la notte curata da Zero. Venerdì 16 una Maratona Radicals (con gli architetti radicali della scena fiorentina e milanese) e a seguire la proiezione di un montaggio dei film su Milano di Renato Pozzetto commentati dal loro autore. Sabato 17, infine, il giardino della Triennale ospiterà una grande serata dedicata alla cultura delle periferie, con filmati, testimonianze di scrittori e uno showcase curato da Marta Donà, dove si esibirà il meglio della musica trap italiana con IZI e LAIOUNG e FABRI FIBRA, reduce dal successo del suo ultimo disco di inediti “Fenomeno”.
L’architettura dialoga con le altre arti
Particolare attenzione verrà rivolta al rapporto fra l’architettura e le altre arti.
Ecco allora che sarà indagato il legame con il cinema, grazie ai contributi di Amos Gitai, Paolo Vari e Davide Rapp; il rapporto con la fotografia, con la presenza di un protagonista quale Oliviero Toscani e di Paolo Rosselli e Antonio Ottomanelli. Attenzione anche al legame con l’arte (con la partecipazione – fra gli altri – dell’artista albanese Adrian Paci) e con il teatro, grazie a un evento speciale dedicato a Luca Ronconi, al Teatro dell’Arte – curato da Margherita Palli e Giovanni Agosti – e una programmazione speciale curata da Umberto Angelini. Non può mancare il riferimento alla musica: ospiti speciali Max Casacci (Subsonica) e Daniele Mana, che presenteranno il loro nuovo progetto di campionatura e mix sonoro dei rumori della città di Torino. Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.milanoarchweek.eu/.