Taiwan sarà pure l’isola dei chip, ma anche sui videogiochi non scherzano. Sono parecchie le software house indie di stanza in quel di Taipei che raggiungono il mercato occidentale con vari prodotti. Nella recensione di oggi vi parliamo di Zoeti, un cocktail interessante che gli appassionati di deckbuilder e roguelike potrebbero trovare intrigante. Nei panni di un’eroina dobbiamo sconfiggere il male che ha sconvolto il mondo, invadendolo con ogni sorta di mostro. A livello di trama nulla di particolarmente originale: i dialoghi e gli intermezzi narrativi aiutano comunque a scoprire meglio la lore prima di ributtarsi nella mischia. Da apprezzare soprattutto la varietà e la caratterizzazione dei fondali.
La cura grafica è un tratto distintivo della software house taiwanese dietro Zoeti, Dusklight Games. Sia nelle fasi di combattimento sia appunto in quelle più stile visual novel gli sprite dei personaggi denotano un lavoro artistico di spessore. Ma parliamo del gameplay: oltre a scegliere quale strada prendere su una mappa ridotta a schema molto essenziale dove si notano appena i bivi, il gamer deve destreggiarsi in scontri a turni in cui non si gioca soltanto a carte, ma a poker per sconfiggere i nemici.