Trentadue anni passati sul filo del rasoio, trentadue anni col rischio di finire fuori strada o contro un muro, trentadue anni tra alti e bassi. La vita di Sonic è più adrenalinica delle montagne russe e non solo perché il nostro ama la velocità più smodata che esista e si diletta tra giri della morte e salti carpiati, ma anche perché il livello qualitativo dei tanti capitoli in cui è apparso non si è sempre rivelato eccellente. Mentre il suo eterno rivale, Super Mario, tendenzialmente non sbaglia un colpo, il porcospino blu di Sega scivola e inciampa piuttosto spesso. Ma resta un mito dei videogame, perciò difficile resistere al richiamo di questa nuova – ennesima – raccolta: Sonic Origins Plus.
L’espansione del vecchio Sonic Origins uscito la scorsa estate aggiunge 12 titoli per Game Gear e, per la prima volta in assoluto, rende Amy Rose, l’eterna fidanzatina della mascotte Sega, personaggio giocabile con tanto di martellone giallo in Sonic The Hedgehog, Sonic The Hedgehog 2, Sonic 3 & Knuckles e Sonic CD.
E non è l’unica new entry visto che i giocatori potranno calarsi anche nei fulvi panni di Knuckles l’echidna in Sonic CD, con una serie di nuovi percorsi progettati per le sue abilità uniche. I titoli per Game Gear sono emulati e accessibili dal Museo e includono:
- Dr. Robotnik’s Mean Bean Machine
- Sonic Blast
- Sonic Chaos
- Sonic Drift
- Sonic Drift Racing
- Sonic Labyrinth
- Sonic Spinball
- Sonic the Hedgehog (8-bit)
- Sonic the Hedgehog 2 (8-bit)
- Sonic Triple Trouble
- Tails Adventure
- Tails’ Skypatrol
Sonic Origins Plus include anche tutti i contenuti aggiuntivi pubblicati in precedenza per Sonic Origins, ovvero il Pacchetto Musiche classiche e il Pacchetto Divertimento premium. Di fatto questa espansione del gioco base (per giocarci via Steam per esempio è necessario avere il primo) eleva a 16 il numero di vecchie glorie selezionabili. Chi ha già Sonic Origins potrà acquistare questo DLC per 9,99 euro. Viceversa gli altri lo troveranno a 39,99 euro.
Purtroppo i titoli per Game Gear mantengono il formato originario, quindi non sono stati adattati al widescreen prevedendo una doppia cornice (vedi immagine subito sopra) che talvolta è un po’ fastidiosa, ma a parte questo si tratta del modo migliore per recuperare anche alcuni dei capitoli meno noti in cui ha sfrecciato il porcospino blu.
